CIVITAVECCHIA – “I toni trionfalistici per la nuova delibera della giunta regionale del Lazio sembrano quanto mai inopportuni. Di fatto l’annullamento della perizia Rossi in favore della perizia Monaci sposta solamente la zona dove applicare il gravame degli usi civici”.
E’ quanto osserva la presidente del consiglio comunale Emanuela Mari, che rimarca come la notizia certamente non troverà il consenso di molti residenti della zona periferica quando scopriranno che Zingaretti e la sua giunta li hanno condannati al gravame degli usi civici.
“Sicuramente alcuni cittadini e alcuni consiglieri comunali saranno soddisfatti del cessato uso civico sulla propria abitazione, – incalza – ma altri invece scopriranno l’amara sorpresa. Il problema ha visto solo cambiare la zona d’interesse. Il Comune invece nell’interesse di tutti i cittadini continuerà a sostenere, in tutte le sedi, che gli usi civici non esistono in tutto il territorio di Civitavecchia. In particolare su Bandita delle Mortelle chiederemo che non venga applicata l’esecutività della perizia Monaci e che venga invece estesa l’interpretazione che i tecnici hanno sentenziato nel corso degli ultimi procedimenti davanti al commissario usi civici, dai quali risulta l’inesistenza del gravame. Gli usi civici a Civitavecchia non esistono. La gabbia che il centrosinistra regionale ha costruito negli anni su Civitavecchia deve essere tolta al più presto e per sempre. Auspico che tutte le forze politiche confermino quanto emerso nelle diverse sedute delle conferenze capigruppo dove si è sottolineata l’inesistenza degli usi civici in città”.