logo
    Speciale medicina
    7 Agosto 2020
    La Regione lancia a sostegno il progetto “Innovazione inclusiva”
    In Sicilia più casi di amiloidosi

    Una malattia genetica rara, progressivamente debilitante che spesso esordisce anche in giovane età, con un impatto importante sulla vita dei pazienti e delle loro famiglie. E che in Italia colpisce di più in Sicilia. È l’amiloidosi ereditaria da transtiretina (hATTR), scoperta in Portogallo negli anni ’50 e oggi diffusa in tutto il mondo con circa 50.000 persone affette. Nel nostro Paese si associa a oltre 20 diverse varianti del gene TTR delle 100 note, alcune delle quali raggiungono una maggiore frequenza in ristrette aree geografiche, proprio come la Sicilia. A questa malattia rara è stato dedicato il progetto, a cui ha partecipato la Regione Sicilia, “Innovazione Inclusiva” promosso dall’azienda Alnylam Italia con l’obiettivo di migliorare i processi di cura attraverso la revisione dei percorsi diagnostici con adattamenti organizzativi uniti a criteri di efficienza operativa ed assistenziale. Tutto questo coinvolgendo specialisti e istituzioni anche per attivare una rete in grado di occuparsi dei pazienti sul territorio. “Al centro del progetto – spiega Giuseppe Vita, direttore dell’Unità operativa complessa di Neurologia e Malattie neuromuscolari, Aou policlinico G. Martino di Messina – c’è la presa in carico del paziente e la cura di questa patologia attraverso la centralità del territorio, coniugando il miglioramento della qualità della vita per i pazienti e per le loro famiglie e la razionalizzazione dei costi per il sistema sanitario. Anche in fatto di innovazione terapeutica e di accesso alle cure, auspichiamo che la disponibilità dei nuovi farmaci possa aversi anche a livello territoriale, e non solo limitata ai Centri di riferimento, per garantire a tutti i pazienti la somministrazione frequente di terapie specifiche”. In Italia, la prevalenza maggiore di questa patologia è in Sicilia, seguita poi dalla Calabria.

    I commenti sono chiusi.