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    12 Agosto 2020
    LA NOTIZIA Nel 2016 era capitano degli Allievi Elite nerazzurri, ora è alla Viterbese
    Il sogno realizzato di Paolo Cerroni: dalle giovanili del Civitavecchia alla Serie C
    Il difensore centrale (20 anni) firma il primo contratto da professionista. Un salto di categoria del tutto meritato, arrivato dopo una stagione strepitosa in D con l’Ostiamare terminata con 25 presenze e 3 gol

    MATTEO CECCACCI

    Vent’anni li ha compiuti lo scorso 7 febbraio, quando ancora non immaginava se a fine stagione fosse rimasto o meno a Ostia.
    Figurarsi se, mentre spegneva le candeline sulla torta, avrebbe mai potuto ipotizzare che durante un caldo sabato d’agosto, si sarebbe ritrovato a firmare un contratto da professionista.
    E invece, Paolo Cerroni l’8 agosto 2020, giorno in cui ha stilato la firma sul contratto, lo conserverà gelosamente nel suo album dei ricordi e quando lo sfoglierà – magari tra qualche anno – ripenserà a quel tragitto iniziato anni fa sul sintetico del Tamagnini con la squadra della propria città, il Civitavecchia, per poi passare a quello di Frosinone, di Ostia e infine a quello di Viterbo.
    È proprio così: Paolo Cerroni è ufficialmente un giocatore della Viterbese.
    Il classe 2000, appena dopo un anno di militanza nella serie inferiore con la maglia dell’Ostiamare, con cui ha collezionato la bellezza di venticinque presenze su ventisei partite e realizzato tre gol prima di finire anzitempo una stagione che si stava rivelando un capolavoro, è approdato nel club gialloblu di Serie C del presidente Marco Arturo Romano, firmando sabato 8 agosto il suo primo contratto da professionista.
    Un’immensa soddisfazione per Paolo, per quel ragazzo che ha cominciato a calcare i campi da calcio fin da piccolo. La passione per il pallone e la voglia di correre dietro a una sfera ce l’ha sempre avuta e non gli è mai passata.
    Dalla breve parentesi con la Roma al Tamagnini di Civitavecchia, dallo Stirpe di Frosinone all’Anco Marzio di Ostia, Cerroni non ha mai mollato un colpo. Si è sempre posto un obiettivo cercando di raggiungerlo attraverso il trucco più semplice: quello dell’allenamento.
    Paolo non ha mai amato le mezze misure. Paolo ha sempre sentito il senso di responsabilità e per questo non ha mai fatto una polemica.
    È sempre sceso in campo pensando a sé e ai suoi compagni, rispettando tutti gli allenatori e le società che si è trovato davanti, consapevole del fatto che prima o poi, da un giorno all’altro, la ricompensa sarebbe arrivata.
    Cerroni fino a cinque mesi fa stava anche contribuendo in maniera impeccabile al capolavoro che stava compiendo l’Ostiamare di mister Scudieri, così come l’intera rosa, che prima dello stop definitivo a causa della pandemia da Coronavirus, si trovava seconda in classifica con 57 punti all’attivo a -4 dai campani della Turris e dal raggiungimento dell’obiettivo di nome Serie C.
    Un obiettivo sfumato, ma che non ha rovinato gli animi di nessun calciatore lidense, tantomeno quelli di Paolo Cerroni. Perché se da una parte c’era la Serie C che stava per essere agguantata, dall’altra c’era la certezza di aver chiuso, seppur con otto giornate di anticipo, un campionato a dir poco straordinario.
    All’interno della società, però, c’è qualcuno che dopo cinque mesi la Serie C l’ha raggiunta per davvero.
    Un traguardo ottenuto grazie a un’infinita passione, alla costante dedizione e a una serietà incredibile.
    Il fratello minore di Samuele, altro talento locale da una vita nel club cittadino del Civitavecchia Calcio 1920, con il quale ha fatto esultare centinaia di civitavecchiesi grazie ai suoi gol, era già da tempo sotto i radar delle grandi squadre, spesso e volentieri indicato dagli addetti ai lavori tra i migliori nel ruolo di difensore centrale in tutte le formazioni ideali della categoria. L’ultima stagione, come detto, è stata quella della svolta, sempre al top del rendimento, contribuendo in modo significativo a far sì che la difesa biancoviola fosse veramente la migliore del proprio girone e convincendo i numerosi osservatori a portarlo in uno dei club professionistici che contano veramente.
    Da qui la strada direzione Viterbo per diventare il difensore centrale della Viterbese al cospetto di mister Maurizi.
    Un salto che per la città di Civitavecchia è eccezionale, anche perché al momento attuale è l’unico calciatore a militare in palcoscenici così importanti.
    Sabato 8 agosto il giovane civitavecchiese insieme al proprio procuratore s’è recato nella Tuscia per chiudere il trasferimento a titolo definitivo e firmare dinanzi al presidente gialloblu Marco Arturo Romano il primo contratto da professionista.
    Un triennale da non si sa quanti soldi. La società non ha rilasciato dichiarazioni in merito.Intanto lunedì Cerroni ha sostenuto il primo giorno di preparazione atletica presso lo stadio Rocchi di Viterbo e tra il 18 e il 30 agosto andrà in ritiro a Cascia.
    L’avventura alla Viterbese è iniziata: ora sta a Paolo Cerroni dimostrare ancora una volta il proprio potenziale e tutti i suoi valori. Perché Paolo Cerroni può davvero ambire ancora in alto.
    Un passo per volta però. Questa competizione si chiama Serie C e davanti al proprio tragitto Paolo troverà grandi squadre e professionisti veri e difendere la propria porta quando davanti ti trovi attaccanti del Palermo, del Catania o del Pescara non sarà certo un gioco facile.
    Per Paolo questo è l’inizio – l’ennesimo – di un nuovo ciclo di vita calcistico.
    E chissà i famigliari, gli amici, la fidanzata, la città e tutte le persone cosa potranno mai pensare quando vedranno il proprio Paolo esordire.
    Militare nel professionismo, si sa, non è un gioco da ragazzi e nonostante la Viterbese giochi a pochi chilometri da Civitavecchia, sarà comunque difficile per Paolo abituarsi a un mondo del tutto nuovo, anche quando dovrà scendere negli stadi dove davanti ci saranno cinque, seimila spettatori. Ma lui è stato fuori casa per due anni durante la sua militanza al Frosinone e questo gli sarà d’aiuto. Ora tutto è ritornato. Di nuovo lontano da una città che l’ha sempre amato e sostenuto.
    Perché non stare vicino casa è un po’ come perdere un amore, oppure quando devi rinunciare a una cosa a cui tenevi molto. Da un certo punto di vista c’è il dolore dell’abbandono, dall’altro c’è anche quel sentimento struggente di ricordo, di tutto ciò che è stato. Ecco, in questi momenti Paolo dovrebbe ricordare tutto ciò che è stato il suo percorso calcistico. Ma non solo nel Civitavecchia, probabilmente. Non solo proprio solamente legato al Cerroni giocatore con la Roma, con il Frosinone o con l’Ostiamare. Dovrebbe ricordare ciò che è stato della sua vita fino a questo momento. Una vita sicuramente felice.
    Paolo Cerroni ha fatto tanto fino ad ora e dovrà continuare a fare ancora tanto.Ma da dove è partito ha compiuto davvero dei miracoli.
    Inaspettati, avventurosi, appaganti.

    L’IN BOCCA AL LUPO DEL FRATELLO ATTACCANTE SAMUELE

    Paolo Cerroni con l’ormai ex maglia dell’Ostiamare. Dopo un anno è già in Serie C