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    Salute, Sanità, Scuola e Università
    4 Settembre 2020
    La dirigente dell’istituto Laura Piroli spiega tutte le novità
    SCUOLA E COVID. Al Cardarelli di Tarquinia lezioni tra aule colorate e casa
    Ecco tutto quello che è necessario sapere per l’inizio dell’anno scolastico tra mascherine, temperatura, lavagne interattive, school pass, banchi a forma di trapezi e strisce a terra

    TARQUINIA – Un anno scolastico colorato, in sicurezza, in presenza e da remoto, e soprattutto con la collaborazione di tutti: alunni, docenti e genitori. E’ la formula studiata in ogni dettaglio dall’istituto superiore IISS Cardarelli, per le due sedi di Tarquinia – centrale e al Lido – e per quella di Tuscania. A dieci giorni dal suono della campanella la dirigente scolastica Laura Piroli è pronta a garantire un anno scolastico in serenità agli alunni e racconta cosa cambierà nella sua scuola in tempo di coronavirus.

    UN LAVORO CHE NON SI E’ MAI FERMATO “L’attività del nostro istituto non si è mai fermata – spiega subito la dirigente Piroli – non si è mai fermata da quando, il 4 marzo, ci siamo trovati ad affrontare questa emergenza. E’ stata per noi un’estate particolare anche perché alle prese con l’evoluzione delle informazioni. L’unica cosa che abbiamo da subito capito, sin da quando abbiamo riaperto i cancelli a giugno, è stata quella che non avremmo potuto ospitare al cento per cento tutti i nostri studenti in classe a settembre, per ragioni di distanziamento. Questa non è stata una notizia che abbiamo accolto con sollievo, però siamo anche persone che vivono immerse nella realtà e quindi abbiamo anche capito che era la soluzione migliore, pur di riavere i nostri corridoi pieni della vivacità dei ragazzi e quindi ci siamo subito organizzati”.

    CLASSI ATTIVE IN MODALITÀ DIVERSIFICATA E ROTAZIONI “Le classi – spiega la dirigente Piroli – non saranno attive al cento per cento con tutti gli studenti al loro interno, ma frequenteranno soltanto alcuni studenti: nelle classi molto numerose saranno presenti il 50% degli studenti; e in quelle meno numerose, saranno presenti i due terzi della classe. In questo modo garantiremo ai ragazzi una continuità scolastica: dal lunedì al venerdì la scuola è sempre aperta e funzionante; gli studenti invece faranno i turni tra casa e scuola. Per le classi molto numerose, vale a dire quelle con oltre 18 alunni, i ragazzi saranno a scuola per il 50% e ciò significa che per una settimana il gruppo sarà in classe e la settimana successiva a casa, i ragazzi si alterneranno così. Nelle classi meno numerose, cioè fino a 18 alunni, i due terzi saranno in presenza, e un terzo invece lavorerà da casa. Nei gruppi classe, nelle classi con i due terzi, i ragazzi ruoteranno e quindi si incontreranno sempre; nelle classi che divideremo al cinquanta per cento faremo in modo che ogni sette settimane il gruppo classe cambierà la sua formazione all’interno, in modo tale che i ragazzi si conosceranno tutti e quando si rincontreranno a settembre 2021 non avranno cambiamenti nel proprio compagno di banco, perché avranno avuto la possibilità durante questo anno di incontrarsi”.

    LAVAGNE INTERATTIVE MULTIMEDIALI E CUFFIE MONOAURALI Alcuni alunni seguiranno quindi le lezioni da casa. “In ogni classe – spiega la dirigente scolastica – abbiamo una lim, una lavagna interattiva multimediale, collegata con dei cavi a dei pc portatili che sono posizionati sulla cattedra; lo studente che è a casa riuscirà a seguire tutto quello che in classe viene detto e spiegato e anche scritto, perché nel suo computer di casa sarà proiettata anche l’immagine della lim: quindi quando il professore di chimica, matematica, scienze, latino o altro, scriverà una formula o un concetto sulla lim, questa sarà proiettata direttamente sul computer che il ragazzo possiede a casa. Abbiamo acquistato anche 140 cuffie monoaurali in modo tale che quando il professore (collegato con cinque metri di cavo per il necessario spostamento) parlerà, il tutto verrà trasmesso, ci auguriamo senza interferenze, a chi si trova a casa”.

    “SCHOOL PASS”: INGRESSI E USCITE DIVERSIFICATE E PER COLORE, PER EVITARE ASSEMBRAMENTI “L’ingresso in classe avverrà in modalità diversificata – spiega la dottoressa Piroli – Il Cotral, che si occupa del trasporto, ci ha chiesto in questi giorni l’orario che vogliamo adottare. Noi già dallo scorso anno, come tutti gli istituti della provincia di Viterbo, abbiamo adottato la formula che prevede il sabato libero e ciò permetterà al Cotral anche di aumentare le corse dal lunedì al venerdì anche per i problemi che sono stati segnalati nel corso delle varie riunioni. Da segnalare che il servizio Cotral anche l’anno scorso ha gestito le nostre richieste nella maggior parte dei casi in maniera molto efficiente. Ci sono degli aggiustamenti da fare ma questo attiene ad ogni organizzazione complessa. Ai ragazzi che sono di Tarquinia viene chiesta la massima puntualità e il rispetto degli orari, in modo tale che potranno affluire a scuola senza sovraccaricare gli ingressi, lasciando così libero il passaggio per quando arriveranno i loro compagni pendolari. Una volta giunti davanti alla scuola i ragazzi potranno usufruire di vari ingressi: nella sede Centrale sono previsti sei, al Lido stiamo lavorando addirittura su sette ingressi e a Tuscania due ingressi separati. I ragazzi avranno al collo un loro cartellino distintivo (school pass), con un colore specifico e a seconda del colore entreranno in una delle porte previste”.

    IL 14 INIZIO PER LE PRIME Le classi prime inizieranno l’anno scolastico subito il 14 e nel primo giorno saranno tutti in presenza, senza nessuno sdoppiamento: “Perché – spiega la preside – ci saranno soltanto loro a scuola e quindi ci sono molti ambienti liberi dove poterli dividere. Ci sarà anche il momento in cui tutta la classe al completo andrà in aula Magna, l’aula è molto grande e lo permette, e avranno così l’occasione di vedersi tutti quanti insieme. Ricordiamoci che quando iniziano le superiori i ragazzi non sono più i ragazzi dello stesso paese ma vengono da realtà diverse, abbiamo un bacino d’utenza vastissimo che va da Santa Marinella a Viterbo, ciò grazie ai nuovi percorsi che abbiamo aperto negli anni. E quindi ci sarà questo momento di unione per tutti. Dal 15 avremo le classi del primo, secondo e il terzo e a partire dal 16 la scuola sarà al completo, anche con i ragazzi del quarto e quinto anno”.

    LE MASCHERINE PER ARRIVARE IN CLASSE E OGNI VOLTA CHE CI SONO SPOSTAMENTI I ragazzi devono entrare all’interno dell’istituto con la loro mascherina e la scuola fornirà la mascherina chirurgica a coloro che non ce l’hanno. “Siamo in attesa che arrivino le mascherine che il commissario Arcuri sta inviando a tutte le scuole – riferisce la Piroli – Quando gli studenti saranno seduti al banco potranno togliere la mascherina, ma ogniqualvolta che un ragazzo chiederà di andare ai servizi igienici, tutti quanti dovranno metterla: perché quando c’è uno spostamento all’interno della classe, il metro statico ovviamente non è più garantito. Quindi ci sarà un regolamento di disciplina anche su questo aspetto. Il regolamento verrà redatto anche con l’ausilio sia del medico competente sia del nostro responsabile del servizio di prevenzione e protezione”.

    LA MISURAZIONE DELLA TEMPERATURA COMPITO DEI GENITORI E LOCALE COVID IN CASO DI MALESSERE: “La misurazione della temperatura dovrà essere misurata dai genitori. Ed è per questo che è importante il patto di corresponsabilità che ogni anno le famiglie siglano insieme agli studenti e alla scuola. E che quet’anno prevede questa integrazione: un coinvolgimento e una responsabilità anche della famiglia nel fare la misurazione prima di mandare il ragazzo a scuola. “Ciò non vuol dire – assicura la Piroli – che una volta mandato il ragazzo a scuola e questo dovesse sentirsi male non ci sarà accortezza anche da parte nostra. Abbiamo infatti comprato i termometri per la misurazione a distanza e ogni istituto ha individuato un “locale Covid”, quindi un ragazzo che ha dei sintomi di influenza in generale attenderà lì la famiglia che verrà a prelevarlo, in una stanza cioè destinata a questo utilizzo”.

    BEN DUE REFERENTI COVID Ciascun plesso potrà contare su due referenti: “Abbiamo individuato ben due referenti per plesso – spiega la dirigente – e non uno, proprio garantire la presenza di entrambe le persone su tutta la fascia oraria, e questi referenti faranno un corso di aggiornamento specifico per assolvere a tale funzione”.

    BANCHI A FORMA DI TRAPEZI SCALENI PER GARANTIRE IL METRO DI DISTANZA E BANCHI SINGOLI DISTANZIATI Originale novità per garantire il distanziamento. “Per le classi prime – spiega la Piroli – ho avuto l’opportunità di acquistare banchi particolari: non sono banchi con le rotelle ma sono dei trapezi scaleni, irregolari, che permetteranno di poter lavorare in gruppi garantendo sempre il metro statico”.

    STRISCE A TERRA PER INDICARE DOVE POSIZIONARE IL BANCO Per non lasciare nulla al caso, la preside Piroli chiama gli studenti all’autodisciplina. E così i ragazzi oltre ad avere il cartellino indicativo, per le diverse entrate e i successivi corridoi che li porteranno nelle rispettive aule, troveranno sul pavimento anche delle strisce che daranno l’indicazione precisa di dove deve essere posizionato ciascun banco. “In questo modo – spiega la preside – saranno gli stessi studenti i responsabili della loro postazione. La striscia messa a terra diventa anche simpatica perché invita ed esorta il ragazzo a posizionare il banco nel modo corretto, diventando anche una sorta di gioco”.

    UN NUOVO REGOLAMENTO DI DISCIPLINA “Ovviamente – ricorda la preside – sarà stilato un regolamento di disciplina diverso da quello precedentemente in vigore perché le regole alle quali i nostri ragazzi dovranno abituarsi saranno ovviamente più rigide, a partire dal mantenere questo metro di distanza che anche noi sappiamo bene quanto può essere difficile per la nostra popolazione studentesca. Sono ragazzi, sono adolescenti hanno tutti dai 14 ai 19 anni, e il metro statico sarà difficile da mantenere se non si seguono queste regole”.

    COLLABORAZIONE E PATTO DI CORRESPONSABILITA’ “La collaborazione che io chiedo è anche quella delle famiglie – spiega la dirigente Piroli – Ovviamente questo richiede un’organizzazione capillare, i primi due giorni saranno giorni in cui abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, dei professori, dei collaboratori scolastici ma anche dei genitori ed è per questo che ho iniziato a fare una informazione capillare e personale con i genitori di ogni singola classe. Da mercoledì sono iniziati gli incontri con le famiglie per spiegare ai genitori di ogni classe le nuove modalità, importanti in modo particolare per le classi prime che non hanno ancora l’account del registro elettronico e che vivono questo inizio anno con un’ansia legittima per il salto dalla scuola di primo grado alla scuola superiore. Abbiamo fatto degli incontri sia in presenza che con modalità da remoto, lasciando libera scelta alle famiglie di venire ad ascoltare in presenza la nuova organizzazione o seguirla da casa tramite teleconferenza.

    CHECK PERIODICO: UN SISTEMA SOTTOPOSTO A COSTANTE MONITORAGGIO “Ovviamente – spiega la Piroli – tutta questa organizzazione è al vaglio; nel senso che non pensiamo di avere adottato una strategia migliore immodificabile. Abbiamo lavorato veramente tanto, questo non vuol dire che abbiamo raggiunto il massimo. Sin dai primi giorni di scuola quindi partirà un’attività di monitoraggio da parte di tutto lo staff che ha lavorato con me in questo periodo. Tutto quanto è stato stabilito oggi non è detto che perdurerà fino alla fine dell’anno. Ogni tot mesi faremo un check di quello che stiamo vivendo”.

    IL CORPO DOCENTE PRONTO A LAVORARE: Al Cardarelli niente fughe dal lavoro o sottrazioni di responsabilità. “Al momento – assicura la preside Piroli – le uniche situazioni scoperte sono quelle dei supplenti che devono esserci assegnati. Per tutto quello che riguarda i nostri ottanta titolari, non ho ricevuto alcuna segnalazione circa la possibilità di usufruire di assenze o permessi per un timore che possa essere infondato. Laddove ci saranno situazioni dove la mia attenzione e la mia cura dovrà essere in prima linea, quelle situazioni saranno ovviamente da me vagliate e l’organizzazione sicuramente non peccherà se si tratta di dover salvaguardare un lavoratore fragile. Al momento la situazione, che a volte viene presentata con allarmismo, noi non la registriamo. Anzi, questa organizzazione, che noi non abbiamo reso nota prima del primo settembre, è stata approvata  all’unanimità dal collegio dei docenti che si è tenuto il primo settembre. I professori sanno che dietro una organizzazione così capillare ci sono anche i loro colleghi che nel mese di agosto mi hanno affiancata nella predisposizione di ogni dettaglio. Nulla si improvvisa e quindi devo dire che c’è ansia per tornare in classe e non per non venire a scuola”.

    UNA STRUTTURA PRONTA A PARTIRE CON I PROPRI SPAZI “Avevamo chiesto due tensostrutture per poter fare delle attività nei nostri giardini, visto che sia la sede del lido che sia la sede centrale hanno degli spazi esterni molto grandi – sottolinea la Piroli – ma al momento non ci è stato possibile averli. Ciò però non ci impedirà di usufruire degli spazi abbondanti che abbiamo nei nostri cortili. Dallo scorso anno avevamo organizzato una serra e quindi le attività del corso Agrario potranno proseguire anche grazie al campo sperimentale che abbiamo e stessa situazione per il lido. A Tuscania abbiamo la fortuna di avere la sala di Santa Croce che è vicina alla scuola ed è molto grande e anche lì potremo fare delle attività che prevedono la riunione dei gruppi classe. Quindi il problema di grandi lavori strutturali non lo abbiamo avuto,fortunatamente, quello che invece stiamo facendo è una ristrutturazione organizzativa, ridipingendo i vari corridoi  con il colore che il ragazzo avrà al collo entrando a scuola”.

    TUTTI A SCUOLA NEL SEGNO DELLA SERENITA’ “L’ansia per questo anno scolastico deve scemare. – è l’augurio della preside Piroli – E’ un anno problematico; anno che a noi che dobbiamo gestire il tutto deve destare la preoccupazione, che è sempre un campanello di allarme per impegnarci sempre al massimo; ma gli studenti devono essere sereni e con loro, i loro genitori. Se non si è sereni, l’apprendimento avviene con più difficoltà. Siamo noi adulti che dobbiamo cercare di affrontare tutte le emergenze e ogni qualvolta si presenteranno, ovviamente, dobbiamo trovare una soluzione per quanto possibile ottimale. Ma agli studenti deve essere garantita la serenità”.

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