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    Energia e ambiente
    21 Settembre 2020
    Duro il collettivo dopo le parole di Todde: "Continueremo in ogni sede la nostra lotta per essere liberi da inquinamento e ricatti"
    Capacity market, No al fossile: “Civitavecchia sacrificio essenziale?”

    “Che sia carbone o gas, quando si tratta di Civitavecchia si parla solo di danni collaterali e sacrifici indispensabili”. Lo dice il collettino “No al fossile Civitavecchia” che venerdì è intervenuto “anche se a distanza – spiegano –  ad un interessante convegno organizzato dai comitati sardi sul tema della metanizzazione della Sardegna e della transizione ecologica”.

    All’iniziativa era presente anche la sottosegretaria allo sviluppo economico Alessandra Todde.

    “A lei – continuano da “No al fossile Civitavecchia” – abbiamo posto, attraverso la voce di uno degli organizzatori che ha letto il nostro brevissimo testo, una doverosa domanda sul capacity market e sulle ingerenze dei grandi gruppi energetici rispetto alle scelte governative in materia di decarbonizzazione e transizione ecologica.  La risposta, purtroppo, ci ha raggelato. Alla nostra domanda, generica e non specifica sul caso di Civitavecchia, la sottosegretaria, in un passaggio della sua risposta, usa testualmente queste parole: “…per esempio  – citano dal collettivo – la centrale di Civitavecchia, per quanto sia una centrale a carbone molto dannosa per i danni non solo ambientali, ma anche sulla salute che ha prodotto in quell’area, è purtroppo una centrale essenziale”.  Il fatto che un’autorevole rappresentante dell’attuale governo ci tenga a sottolineare ancora una volta che la centrale a carbone di Civitavecchia sia essenziale per la sicurezza del sistema energetico nazionale ci conferma che: 1) secondo i piani ministeriali, la decarbonizzazione italiana non potrà avviarsi senza l’uso del metano; 2) il polo energetico di Civitavecchia è e sarà essenziale per la rete nazionale e quindi non si può proporre alcuna alternativa ad emissioni zero; 3) alla chiusura della centrale a carbone di TVN dovrà seguire l’immediata inaugurazione di una nuova centrale turbogas e questo a prescindere dai danni alla salute, alla buona occupazione e all’ambiente che tale opzione comporterà”.

    Parole che sembrano confermare il fatto che Civitavecchia debba continuare a soffrire dal punto di vista ambientale.

    “Non sappiamo ancora quando e se chi governa vorrà mai parlare di alternative sostenibili per questo comprensorio. Proprio per questo – concludono dal collettivo – in attesa che le istituzioni comincino a dare segnali di discontinuità, continueremo in ogni sede la nostra lotta per una città ed una società finalmente libere dall’inquinamento e dai ricatti”.