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    Speciale medicina
    22 Settembre 2020
    Un libro con consigli utili per genitori confusi da troppe info
    Salute del bambino, ecco la guida

    I genitori del secondo decennio degli anni 2000 sono “sommersi” da informazioni sulla salute dei propri figli. Ma, rispetto al passato, sono molto meno capaci di “passare alla pratica’ e prendersi cura. Risultato: oggi le mamme e i papà sono più preoccupati e, nel loro bagaglio di esperienze” hanno meno soluzioni per risolvere da soli i piccoli problemi rispetto ai loro genitori e nonni. A tracciare il quadro è Vitalia Murgia, medico pediatra e anche docente, a Roma e Madrid, di fitoterapia, che per aiutare i genitori a “cavarsela” nei piccoli problemi di salute dei figli, facendo ricorso anche a rimedi naturali, ha scritto “La salute naturale del bambino. Guida pratica ai problemi di salute più comuni a uso di genitori e nonni”, per Aboca edizioni. “Quarant’anni fa quando ho cominciato a fare la pediatra – spiega Murgia – i genitori erano sicuramente meno informati sul piano scientifico ma avevano una maggiore capacità di prendersi cura e di fare le cose pratiche necessarie per i loro bambini. Con il tempo siamo passati a genitori sempre più “informati”, ma le virgolette sono necessarie. Hanno sicuramente più informazioni che però non sono utili né sufficienti nella pratica. Talvolta perché le informazioni vengono raccolte da Internet, possono essere anche corrette, ma non si riesce a farne una sintesi né qualitativa né qualitativa. È come se fossero “bloccati” dalle troppe informazioni”, osserva. Nasce da queste considerazioni, racconta Murgia, “l’esigenza comunicativa alla base della scrittura del libro. Il mio obiettivo è stato quello di spiegare le cose in maniera semplice e, allo stesso tempo, utile perché i genitori, e anche i nonni a cui possono essere affidati i bambini, possano orientarsi, comprendendo sia la gravità del problema, sia le azioni pratiche che possono fare in prima persona. Ma soprattutto per comprendere eventuali aggravamenti per i quali va contattato il medico curante”.

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