NextChem (la società del Gruppo Maire Tecnimont per la transizione energetica), insieme alla sua controllata MyReplast Industries, lancia il marchio MyReplast per la tecnologia proprietaria di Upcycling e il relativo portafoglio prodotti: granuli e scaglie di polimeri riciclati. MyReplast Upcycling è la tecnologia innovativa di NextChem che combina il riciclo meccanico con il processo chimico. La tecnologia è installata in un impianto a Bedizzole (Brescia) con una capacità di 40.000 tonnellate annue e un’efficienza di riciclo di circa il 95%, gestito dalla controllata di NextChem, MyReplast Industries. Essa permette in modo flessibile di produrre prodotti premium di qualità da rifiuti plastici rigidi post consumo, su misura e in base alle richieste dei clienti. Questi nuovi prodotti riciclati hanno caratteristiche chimico-fisiche e proprietà analoghe a quelle dei polimeri vergini di origine fossile.
Il portafoglio prodotti include varie tipologie di prodotti riciclati, in granuli e scaglie. Attualmente a catalogo le famiglie polimeriche polipropilene e polietilene. Ogni granulato compoundato MyReplast è formulato per soddisfare i requisiti tecnici specifici e gli standard di qualità del cliente; sono disponibili colori pre-formulati, in nero standard e in vari toni di grigio come base per ulteriore colorazione con master.
Le scaglie MyReplast possono essere fornite in colori separati, per gruppi di colore o come mix multicolore, per essere usate direttamente per lo stampaggio di manufatti di grandi dimensioni, o in aggiunta al vergine come contenuto post-consumo nelle industrie di trasformazione o compounding.
“Il lancio del marchio MyReplast per la tecnologia di Upcycling dei rifiuti plastici e per i prodotti commerciali che da essa derivano rappresenta una fase nuova della nostra strategia di business nel settore dell’economia circolare – dichiara Pierroberto Folgiero, Ceo di NextChem – Parliamo di industria del riciclo a tutti gli effetti, con prodotti frutto di una caratterizzazione accurata, uno sforzo di omogeneità e costanza qualitativa, un impegno nello sviluppo di proprietà che rispondono a caratteristiche estetiche e funzionali dei prodotti finali. Elementi fondamentali per il mercato del riciclato, che dopo l’emergenza Covid è certamente destinato a crescere”.