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    Energia e ambiente
    13 Ottobre 2020
    Ad aprile è stato pubblicato anche il Codice di Condotta dei Fornitori
    Dal Codice Etico alla Due Diligence, il report Eni for Human Rights

    Un Codice Etico, approvato a marzo di quest’anno, che rafforza ulteriormente l’impegno di Eni nel rispetto delle proprie persone e dei diritti umani. In linea con il Codice Etico, ad aprile è stato pubblicato il Codice di Condotta dei Fornitori “Creare insieme valore sostenibile” che stabilisce l’impegno reciproco a riconoscere e tutelare il valore di tutte le persone, l’impegno a contrastare i cambiamenti climatici e i loro effetti, operando con integrità, tutelando le risorse aziendali, favorendo l’adozione di questi principi all’interno delle proprie persone e della filiera. È quanto emerge dal nuovo report “Eni for Human Rights”, rapporto dell’azienda che fornisce informazioni sul suo impegno per il rispetto dei diritti umani, mostrando un rafforzamento delle procedure interne su questo tema fondamentale.

    “Questo impegno – spiega Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni – assume una rilevanza crescente in un mondo che sta affrontando le conseguenze della pandemia di Covid-19, in termini di salute e di preoccupazioni economiche per i lavoratori e le comunità, che amplificano le disuguaglianze già esistenti e i persistenti sentimenti razzisti. Ora più che mai, rafforzare il nostro impegno per il rispetto dei diritti umani è fondamentale per affrontare le sfide attuali. Per noi, rispettare i diritti umani significa innanzitutto riconoscere il valore di ogni persona, garantire la sua dignità, la sicurezza e la salute, la parità delle condizioni di lavoro e, soprattutto, promuovere la diversità. Questi valori sono profondamente radicati nell’identità e nella cultura aziendale di Eni e guidano le nostre azioni e le nostre attività nei 66 Paesi in cui operiamo”.

    Tra le diverse iniziative, Eni ha sviluppato una nuova procedura interna che rende il processo di due diligence sui diritti umani strutturato per tutti i livelli aziendali: questa procedura rappresenta un quadro fondamentale per tutte le persone coinvolte nella prevenzione delle violazioni dei diritti umani e nella gestione delle questioni relative ad essi.

    Il rapporto si basa sul lavoro svolto da Eni negli ultimi sei anni. In particolare, nel settembre 2019, l’azienda ha lanciato una nuova missione aziendale, che si ispira agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sdgs) delle Nazioni Unite e dimostra l’impegno della società per una transizione giusta verso un futuro a basse emissioni di carbonio che sia socialmente equo, mirando a minimizzare i divari esistenti tra i Paesi. Inoltre, nel dicembre 2018, l’azienda ha adottato la Dichiarazione di Eni sul rispetto dei diritti umani, che riflette le tematiche più rilevanti in materia di diritti umani, in linea con i Principi Guida dell’Onu su imprese e diritti umani (Ungps).

    Per promuovere una conoscenza condivisa in materia di diritti umani e creare un linguaggio comune sul tema a livello aziendale, Eni ha realizzato un’ampia gamma di programmi e iniziative di formazione. Nel 2019, oltre 19.000 dipendenti sono stati formati sui diritti umani, per un totale di 25.845 ore di lezione.

    Come risultato del suo impe
    gno sul rispetto dei diritti umani, nel maggio 2020 Eni è stata inclusa come “Engaged Corporate Participant” della Voluntary Principles Initiative, l’iniziativa composta da governi, organizzazioni internazionali e aziende, che promuove l’implementazione dei Voluntary Principles on Security and Human Rights, una serie di principi volti a sostenere e guidare le aziende nella gestione dei rischi legati ai diritti umani nelle attività di security.