Ricerca e innovazione per rispondere ai nuovi bisogni della popolazione mondiale. Se n’è discusso al Mantova Food & Science Festival, kermesse di settore giunta alla quarta edizione in cui vengono presentati programmi e impegni per supportare gli agricoltori alle prese con i cambiamenti climatici e alla sempre maggiore richiesta di cibo. Nel 2050 il Pianeta sarà abitato da 9,6 miliardi di persone e per produrre il 70% in più di cibo necessario si potrà sfruttare solo il 5% di terra in più. Parallelamente opinione pubblica e di conseguenza la politica chiedono la riduzione degli agrofarmaci in agricoltura. Una doppia sfida globale che ha un’unica risposta, innovazione.
Syngenta, azienda dell’agrobusiness, ha portato a Palazzo della Ragione i progetti dedicati all’Italia focalizzati su genetica, programmi di filiera e agricoltura digitale. Un investimento di due miliardi di dollari entro il 2025 in agricoltura sostenibile. “Syngenta rilancia – spiega Riccardo Vanelli, amministratore delegato di Syngenta Italia – con l’evoluzione del Good Growth Plan, lanciato la prima volta nel 2013, oggi lanciamo la seconda edizione con ancora maggior attenzione a quelle che sono le sfide dell’agricoltura del futuro”.
Produttività e sostenibilità attraverso l’innovazione che deve essere al centro dell’agricoltura di domani. “Attraverso la genetica – commenta Vanelli – attraverso la protezione delle colture con nuove molecole sempre più performanti, al bio controllo e la digitalizzazione cercheremo di dare il nostro contributo per essere ancora più determinanti”. Il piano 2020/2025 prevede il lancio di due innovazioni ogni anno legate alla sostenibilità in agricoltura: “La ricerca e sviluppo – conclude Vanelli – sono parte fondamentale della nostra attività e attraverso le 5000 persone dei nostri laboratori garantiremo nuovi agrofarmaci e nuove soluzioni di bio controllo e nuove digitalizzazioni che consentiranno di raccogliere le sfide del futuro”.
Al convegno organizzato da Syngenta a Palazzo della Ragione di Mantova si è parlato di futuro. In particolare, di come i prodotti del territorio possano essere attrattivi per il consumatore sempre più attento all’impronta ecologica e di sostenibilità dei prodotti durante gli acquisti. “La sostenibilità e la qualità devono essere sempre più certificabili e chiari – osserva Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura e Alimentazione Regione Lombardia – e la via maestra per fare questo è il sostegno convinto all’innovazione, che è la chiave della sostenibilità in tutti i campi”.