CIVITAVECCHIA – Un tavolo di confronto permanente al Mise sul sito industriale di Civitavecchia. È questa la richiesta arrivata sul tavolo del Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e sottoscritta dai consiglieri regionali Marietta Tidei, Gino De Paolis e Devid Porrello.
“La vocazione industriale della città va sostenuta con soluzioni di breve e lungo termine – ha spiegato la presidente della commissione Attività produttive e Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio Marietta Tidei – dato che la pandemia ha fatto sorgere nuovi problemi che vanno a sommarsi a questioni strutturali e ancora irrisolte. La riconversione della centrale Enel, in concomitanza con il phase-out del carbone entro il 2025, apre già oggi problemi e preoccupazioni a cui è necessario dare quanto prima delle risposte. Qualora la riconversione fosse autorizzata, questa sarebbe del tutto insufficiente a tamponare l’emorragia di posti di lavoro che la città vivrà e che, in buona parte, sta già vivendo. È doveroso che tutte le istituzioni, nazionali, regionali e locali, collaborino fattivamente per accompagnare questo processo di trasformazione industriale”.
I consiglieri hanno quindi ricordato come il territorio abbia per decenni pagato un tributo altissimo alla sicurezza del sistema elettrico nazionale, soprattutto dal punto di vista ambientale e sanitario. “Ha quindi il diritto ad un modello di sviluppo diverso, meno vincolato ai combustibili fossili e più in linea con le nuove linee di intervento che le istituzioni europee e il Governo nazionale stanno delineando – ha aggiunto la consigliera di Italia Viva – soprattutto in direzione della green economy. È necessario contestualmente capire come si può intervenire a sostegno dei tanti lavoratori e delle aziende dell’indotto che già da diverso tempo vivono una condizione di grande difficoltà. Diverse le opportunità di sviluppo di cui si discute da anni: dalla Zona logistica semplificata, ad un potenziamento infrastrutturale viario e ferroviario del porto, ad un bacino di carenaggio, ai depositi doganali, alla produzione da fonti rinnovabili ed in particolare, soprattutto di recente, l’idrogeno da fonti rinnovabili a tante altre questioni che ad oggi sono rimaste sulla carta”.
L’attivazione di un tavolo permanente al Mise nasce proprio da questa esigenza “e cioè dal mettere insieme tutti gli attori istituzionali e non per arrivare a tracciare il prima possibile delle linee di intervento – ha concluso Tidei – che abbiano un impatto importante e di tutela sul territorio. È necessario chiamare a raccolta non solo tutti gli attuali grandi operatori economici della città ma costruire le condizioni per attrarne altri. Mi auguro che l’Amministrazione comunale prenda in mano le redini della questione. Da parte nostra entro ottobre convocheremo le commissioni consigliari per audire tutti i soggetti coinvolti. Spero che anche il Mise raccolga il nostro invito”.