“Sabato saremo a Brindisi per partecipare, in conformità a tutte le misure previste dall’ultimo DPCM, alle iniziative organizzate dalla Campagna nazionale “Per il clima, fuori dal fossile” sul tema “Ambiente e Lavoro: no al ricatto, costruiamo l’alternativa””.
Lo dice il collettivo No al Fossile Civitavecchia. “Crediamo infatti – proseguono dal Collettivo – che nel dibattito locale e nazionale sulle politiche energetiche del nostro Paese, manchi ancora la prontezza, e forse la volontà, di tenere assieme i temi del lavoro, della salute e della lotta ai cambiamenti climatici. Crediamo fortemente che, nell’incapacità di unire le rivendicazioni e mettere in rete esperienze e progetti alternativi all’utilizzo dei combustibili fossili, ci sia il vero limite dei movimenti ambientalisti italiani e dei comitati territoriali, noi compresi. Pensiamo che, alla base della giustissima opposizione a tutto il complesso e dannoso sistema estrattivista legato ai combustibili fossili, debbano esserci fondamenta solide fatte di proposte concrete e non più rinviabili. Pensiamo che il “Piano Integrato Nazionale per l’Energia e il Clima” portato avanti oggi dal governo italiano sia in realtà già vecchio e totalmente incompatibile con le sfide del presente le quali, è bene ricordarlo, anche a livello europeo stanno rendendo sempre più evidenti i vantaggi che le comunità locali e l’intero pianeta trarrebbero con una transizione ecologica che punti tutto su tecnologie ad emissione zero e progetti realmente lungimiranti. In parole povere e senza tanti giri di parole: chi propone oggi di investire sul gas non rischia soltanto di apparire vecchio e grottesco, ma si mette sulle spalle la responsabilità di far perdere a Civitavecchia e al Paese intero centinaia di posti di lavoro in pochissimi anni. È risaputo infatti che, una volta chiusi i cantieri legati alla realizzazione delle centrali turbogas, i nuovi impianti non sarebbero in grado neanche di generare significative ricadute occupazionali sui territori in cui insistono.Per fortuna, nonostante le incertezze e le negligenze di governo e regioni, da tempo anche in Italia si è cominciato a parlare di alternative credibili e concrete. Così, se da una parte i vecchi tromboni dell’estrattivismo transnazionale continuano a farneticare di metano, gasdoti e altre grandi opere inutili, dall’altra idrogeno verde e comunità energetiche stanno già disegnando un futuro fatto di tutela ambientale e buona occupazione.In questo scenario l’iniziativa della campagna nazionale “Per il clima, fuori dal fossile” va assolutamente nella direzione giusta. Sabato 24 ottobre, rispettando il distanziamento e le norme anti Covid, saremo quindi presenti a Brindisi, città per molti versi identica alla nostra, al fianco di decine di attivisti e attiviste, lavoratori, lavoratrici, studenti e studentesse in lotta per la giustizia climatica e sociale a ribadire, se ancora ce ne fosse bisogno, che ambiente, salute e lavoro non saranno più temi contrapposti. Perché – concludono – un’altra transizione è possibile, perché un altro mondo è assolutamente necessario”.