Don Ivan Leto*
Ancora una volta un rappresentante dei farisei fa a Gesù una domanda insidiosa. La domanda concerne la Torah, la Legge, considerata espressione del pensiero di Dio e unica norma della perfezione umana. Nella loro ricerca affannosa di dettagli e minuzie, i rabbini erano arrivati a catalogare 613 precetti. “Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?” (v.36). Gesù ricorre a Deuteronomio 6,5 e Levitico 19,18 per indicare l’atteggiamento con il quale si devono osservare i precetti. Il primo comandamento (“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”, v.37) doveva essere scritto nel cuore, all’interno delle case e pronunciato da ogni israelita due volte al giorno. Senza alcun dubbio la legge primordiale è amare Dio. Tuttavia, tenendo conto che la domanda è stata incompleta, oltre che tendenziosa, Gesù si incarica di completarla. Nessuno può amare Dio se non attraverso il suo prossimo. Per questo il Maestro aggiunge il secondo comandamento che è simile al primo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso” (v.39). Gesù rafforza il suo insegnamento affermando: “Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i profeti” (v.40). Il padre della Chiesa, Giovanni Crisostomo affermava: “Dio non ha bisogno di vasi d’oro, ma di anime d’oro” cioè piene d’amore.
*Don Ivan Leto
Parroco di San Gordiano
Diocesi di Civitavecchia – Tarquinia