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    Cronaca, Salute, Sanità
    6 Novembre 2020
    «C’è troppa leggerezza e superficialità nei confronti di questo virus»
    Il giovane collinare Dario Sforzini dopo 30 giorni è finalmente guarito dal Covid: «Raccomando a tutti di prestare la massima attenzione»

    ALLUMIERE – «Finalmente dopo 30 giorni sono riuscito ad eliminare completamente il Covid-19 dal mio corpo. Sono stati giorni difficili, molto duri, isolato da tutti, rinchiuso dentro una stanza senza poter vedere fisicamente nessuno ma, nonostante ció, ce l’ho fatta”. Comincia così il racconto di Dario Sforzini, il giovane collinare che è appena guarito dal covid 19. Sforzini spiega: “Purtroppo c’è troppa leggerezza e superficialità nei confronti di questo virus e non si è ancora compresa la reale gravità della situazione, parlo soprattutto dei giovani e metto anche me in primis. Quest’estate vedevo il virus come un qualcosa che non mi avrebbe mai colpito e invece mi ha attaccato eccome. I giovani, fortunatamente, non hanno gravi conseguenze (anche se ci sono casi in cui ragazzi miei coetanei sono stati ricoverati per mancanza di ossigeno) e quindi ci sentiamo un po’ invincibili ma la cosa più grave e sottovalutata da tanti è che lo si porta a casa e si contagiano anche i propri familiari e ciò è successo a me. Ora la ”paura” più grande è per i miei genitori, per mia sorella ma, soprattutto, per mia nonna. Fortunatamente stanno tutti bene e nessuno ha avuto conseguenze gravi, ma non sai come può manifestarsi nella persona e magari ci si sente colpevoli di qualcosa che si potrebbe ripercuotere per tutta la vita”. Sforzini ci tiene poi a lanciare un messaggio: “Invito ad una profonda riflessione i giovani che sono più sbadati e menefreghisti e dico loro e a tutte le persone in generale di fare la massima attenzione, di non essere superficiali, di non banalizzare questa pandemia: sembra un qualcosa che si vede sempre in secondo piano e si pensa che a te non possa mai colpire invece non è così. Invito tutti a rispettare le regole imposte come mantenere la distanza di sicurezza e utilizzare i giusti presidi”. Prima di chiudere il suo appello-racconta Dario, che è un ragazzo intelligente e maturo, sente di dover fare dei ringraziamenti: “Se ce l’ho fatta è anche grazie alla mia famiglia che non mi ha mai fatto sentire solo e non mi ha mai fatto mancare nulla, preoccupandosi di me giorno e notte; grazie alla mia fidanzata che ha sempre trovato parole di conforto e d’amore in una situazione così particolare; grazie ai miei amici che tra videochiamate e messaggi mi hanno divertito e rallegrato anche nelle giornate più cupe. Infine vorrei ringraziare tutti coloro che hanno speso del loro tempo per me anche solo per un messaggio e che mi hanno dimostrato tanto affetto e calore, cose che mi hanno motivato a non buttarmi giù ed andare avanti. Grazie infinitamente a tutti. Oggi posso dire di essere ”libero”, ma mi rivolgo e raccomando tutti, essendoci passato, di prestare la massima attenzione, portare sempre le giuste precauzioni per non trovarsi in questa situazione e soprattutto evitare di contagiare chi è più debole di noi che magari potrebbe non farcela».