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    12 Novembre 2020
    Perché il Pinot Nero è il re dei vini?

    “Perché ami tanto il Pinot Nero?” chiede Maya all’esperto di vini Miles in una delle scene principali di Sideways, un road movie uscito nelle sale ormai quindici anni fa che si svolge tra i vitigni e le cantine della California. Nella sua risposta Miles, impersonato da Paul Giamatti, snocciola una serie di caratteristiche che sembrano un’ode al Pinot Noir o Pinot Nero e spiegano perché questo vino è così amato dagli appassionati e la sua uva viene trattata con così tanto rispetto dai produttori.
    Il Pinot Noir è un’uva a bacca rossa difficile da coltivare ed interpretare, molto sensibile al clima ed al territorio in cui cresce, con una buccia sottile ed una maturazione rapida e precoce. Per poter crescere al meglio ha dunque bisogno che le vengano dedicate cure ed attenzioni eccezionali, ed anche così può essere coltivata solo in un numero limitato di luoghi al mondo, da cui provengono bottiglie da collezione.
    Il suo territorio d’elezione è la Côte d’Or, in Borgogna, ma il vitigno Pinot Noir viene coltivato anche nella regione dello Champagne, assieme alle uve Chardonnay e Pinot Meunier, in Germania, California, Oregon, Australia e Nuova Zelanda. In Italia le migliori interpretazioni di Pinot Nero provengono dall’Alto Adige e dal Trentino, dalla Franciacorta dove viene impiegato nell’elaborazione di spumanti metodo classico, e dall’Oltrepò Pavese ed anche in Toscana nel Casentino.
    In tutte queste regioni si cerca di emulare quanto viene fatto in Borgogna, dove si trovano i più importanti cru del Pinot Noir e dove si ritiene che circa 2000 anni fa sia nata quest’uva da un incrocio spontaneo tra uve Traminer e Pinot Meunier. L’uva Pinot Noir dà il meglio di sé nella regione conosciuta come Côte d’Or, ma anche nelle vicine Côte de Nuits, dove nascono vini robusti, complessi e minerali, e Côte de Beaune, da dove invece provengono vini più rotondi. Altri cru particolarmente importanti sono i Premier Cru ed i Grand Cru dei villaggi di Pommard, Gevrey-Chambertin, Chambolle-Musigny e Vosne-Romanée.
    Il Pinot Noir è dunque considerato il vino più nobile al mondo, e la sua importanza a livello internazionale è paragonabile a quella che il Barolo ha per il vino italiano. Può essere vinificato in bianco, per essere impiegato nella creazione di alcuni dei migliori Champagne al mondo, oppure vinificato in rosso. In quest’ultimo caso per i produttori creare una bottiglia di Pinot Noir rappresenta una vera e propria sfida, anche se negli ultimi anni il riscaldamento globale ha cambiato un po’ gli equilibri.
    Quando le condizioni sono ottimali, ne nasce uno dei vini rossi più fini, eleganti e complessi al mondo, con un colore semi-trasparente, un’acidità molto marcata e caratteristici aromi di frutti di bosco, ribes, lampone, mora, oltre a rosa e violetta, che si caricano con il passare degli anni per virare verso tabacco, cuoio e spezie dopo che il vino è passato per un lungo affinamento in barrique.
    Tra i più importanti produttori di Pinot Noir troviamo le cantine Domaine Jean Claude Rateau, Domaine Anne Gros, Domaine Georges Roumier e Domaine Robert Groffier Père et Fils. I vini di queste ed altre cantine della Borgogna possono essere acquistati online grazie all’ampia gamma di etichette proposte da Svino.it, enoteca specializzata sia nel Pinot Noir che in altri grandi vini di Borgogna.
    “Solo il più paziente e amorevole dei coltivatori può farcela. Solo chi si prende davvero il tempo di comprendere il potenziale del Pinot sa farlo rendere al massimo della sua espressione”. È questa la ragione per cui Miles ama tanto il Pinot Nero ed è anche il motivo per cui questo è il re dei vini.

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