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    Salute
    15 Novembre 2020
    Ad oggi sono 335 i casi accertati nella città balneare
    Asl e Comune insieme per “scovare” i negativi ancora inseriti nell’elenco dei positivi: individuate già 22 persone

    LADISPOLI – La Asl Roma 4 fa fatica a tenere aggiornati gli elenchi a causa della grande mole di lavoro che sta svolgendo tra tamponi e tracciamenti e il comune di Ladispoli corre in suo “aiuto”. E subito scatta la polemica da parte dell’opposizione che parla di violazione della privacy. Nei giorni scorsi infatti, l’amministrazione comunale ha iniziato a contattare gli oltre 300 residenti positivi e inseriti in un elenco che quotidianamente viene inviato dalla Asl a Comune e forze dell’ordine per verificare se nel frattempo si siano negativizzati o meno. Il tutto di comune accordo, come specificato dal sindaco Alessandro Grando, con la responsabile del dipartimento di prevenzione della Asl Roma4. E tra i 335 attuali positivi dell’elenco, in 22 hanno affermato di essere guarite da giorni. «Riteniamo che tutto ciò – avevano tuonato nell’immediato movimento civico Ladispoli Città, Ladispoli nel Cuore e Ladispoli Centro – sia grave, in violazione dei diritti alla riservatezza di ognuno, e abbiamo chiesto il perché di questo fatto increscioso attraverso un’interrogazione urgente. Perché l’amministrazione ha deciso di intraprendere questa iniziativa in spregio dei più elementari diritti individuali?». Ma la risposta è arrivata: Comune e Asl stanno lavorando insieme per «aggiornare gli elenchi, contattando direttamente i cittadini per poi comunicare alla Asl i nominativi dei guariti». E così, «sono state individuate 22 persone che risultavano positive ma che in realtà erano guarite da giorni». Già nelle settimane scorse il primo cittadino aveva evidenziato come diverse persone risultate positive e successivamente guarite erano presenti ancora all’interno dell’elenco fornito dalla Asl. Una situazione che avrebbe potuto creare dei problemi anche agli stessi cittadini. L’elenco, infatti, come spiegato proprio dal sindaco Grando, «viene inviato anche alle Forze dell’ordine per i controlli sul rispetto del regime di quarantena e se un cittadino che risulta nell’elenco delle persone poste in isolamento dovesse essere fermato andrebbe incontro ad una denuncia penale, oltre che ad una sanzione pecuniaria molto salata. Inoltre – ha proseguito ancora Grando – tutte le persone che sono in quarantena devono sospendere la raccolta differenziata e conferire i rifiuti in maniera indifferenziata, con un conseguente aggravio di costi per la collettività. Infine, visto il numero crescente di persone positive nella nostra città, è necessario avere un quadro della diffusione del virus chiaro e veritiero per valutare la necessità di introdurre delle misure di contenimento». «Non c’è stata nessuna violazione» , ha aggiunto il Sindaco che ha replicato all’opposizione: «Qualcuno dell’opposizione non perde occasione per fare polemica su qualsiasi cosa. Potrebbero invece cercare di rendersi utili in qualche modo per la collettività, se ne sono capaci».