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    Società
    15 Novembre 2020
    COMMENTO AL VANGELO DELLA DOMENICA A chiunque ha verrà dato; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha

    Don Ivan Leto*

    Il vangelo di oggi (Matteo 25,14-30), ci presenta la parabola dei talenti che non è l’argomento della paura, ma della lotta contro la paura. La paura blocca e paralizza, ci fa crollare nell’inutilità. Restituiamo a Dio quello che ci ha dato. Non abbiamo perso nulla. Ma neanche guadagnamo nulla. Diamo a Dio quello che è suo, cosa che in realtà è non dargli nulla.

    Quello che Gesù ci dice attraverso questa parabola, è che, se abbiamo paura di Dio, questa sarà la nostra rovina. Il Dio della paura non esiste. È un’invenzione umana. Perché la triste e pura verità e che noi uomini abbiamo “necessità” della paura.

    Scriveva F.Dostoevskij: “La paura di un Dio che ci toglie da dosso il peso insopportabile della libertà”.

    La lezione della parabola non lascia spazio a dubbi. I talenti, i servi fedeli li amministrano con diligenza, ovvero con amore; non misurano gli sforzi del loro lavoro. Il servo pigro, invece, è incapace di sforzarsi e sacrificarsi, perché il suo egoismo lo chiude all’amore. A noi tocca il lavoro paziente e intelligente di chi ha cura dei germogli.

    L’amore non sopporta il calcolo ma cammina e cresce solo nei sentieri della gratuità. Poco o molto, non importa. Importante è dar frutto. Essere autentici, veri, più che “speciali”.

    *Don Ivan Leto

    Parroco di San Gordiano

    Diocesi Civitavecchia – Tarquinia