“In Italia la mortalità per Covid-19 è del 4%. Le persone con tumori del sangue se contraggono Sars-CoV-2 hanno invece il 37% di probabilità di morire, quindi quasi 10 volte di più rispetto alla popolazione sana. Se anche uno solo di essi decidesse di non recarsi nei centri e negli ospedali per timore del contagio e interrompesse le cure anticancro, recherebbe un danno enorme alla sua salute già fragile e compromessa. Le 90 Ematologie italiane sono sicure in quanto aree Covid-free, i pazienti devono stare tranquilli e continuare a curarsi. I trattamenti, anche durante la pandemia, non possono essere interrotti. Uno dei principali fattori di rischio di morte, in caso di contagio da Covid-19, è proprio la fase avanzata della patologia ematologica”. L’appello a migliaia di connazionali affetti da leucemia, linfoma o mieloma perché continuino a rivolgersi ai reparti a loro dedicati arriva da Paolo Corradini, direttore della Divisione di Ematologia dell’Istituto nazionale tumori (Int) di Milano, nonché presidente della Società italiana di ematologia (Sie). Con circa 32mila nuovi casi diagnosticati ogni anno (in due terzi dei casi si tratta di over 65), i tumori del sangue si collocano al quinto posto della classifica dei più frequenti nel nostro Paese. Il 70% dei cittadini colpiti da tumore del sangue guarisce o ha una lunga sopravvivenza, grazie ai progressi nella ricerca, ai farmaci più efficaci e a una migliore qualità della vita. Eppure, con il Covid-19 fra tutte le categorie di malati, sono quelli esposti a rischi maggiori. “Sono soggetti immunodepressi – spiega Corradini – a causa della patologia e per le conseguenze dei trattamenti a cui sono sottoposti per eliminare linfomi, leucemie o mielomi. Trattamenti che prevedono, dopo la chemioterapia, anche il ricorso agli anticorpi monoclonali. Ma guai ad interrompere le cure, la progressione delle neoplasie ematologiche non si ferma”. Secondo uno studio della Sie, pubblicato su “Lancet Hematology”, il 37% dei pazienti colpiti da Covid tra febbraio e maggio 2020 è poi deceduto. Da qui l’appello dei ricercatori al Governo e al ministero della Salute, per continuare a curare questi pazienti, anche durante la pandemia.
Speciale medicina
24 Novembre 2020
Corradini (sie): “Guai a interrompere le cure”
“Ematologie sicure perchè Covid-free”