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    Speciale medicina
    2 Dicembre 2020
    L’opera insegna a superare vergogna, depressione e isolamento
    Psoriasi, un corto per batterla

    EDGARDO AZZOPARDI

    CIVITAVECCHIA – La psoriasi è molto più di una malattia della pelle. Per oltre 125 milioni di persone nel mondo è una patologia “visibile”, complessa da gestire e fortemente caratterizzata da un impatto a livello psicologico e fisico superiore ad altre malattie croniche. Le persone con psoriasi devono spesso fare i conti con vergogna, depressione e isolamento. Per molti, scoraggiati dalle recidive periodiche che fanno ricominciare tutto daccapo e da terapie spesso insoddisfacenti, la convinzione è che questa malattia ponga un limite alla propria vita. Da queste considerazioni nasce il corto “Da capo”, presentato in una conferenza in live streaming, organizzata da AbbVie per la campagna internazionale “Let Me Be Clear”. E’ possibile vedere il corto sul sito www.vicinidipelle.it e sui social. “La psoriasi, come altre malattie croniche autoimmuni, è una condizione molto seria ed è importante che tutti comprendano l’impatto che genera sulla vita delle persone – ha affermato Fabrizio Greco, amministratore delegato di AbbVie Italia – Grazie al nostro costante impegno nella ricerca, mettiamo a disposizione le terapie più innovative per il trattamento di queste patologie. Siamo ogni giorno al fianco dei pazienti e della comunità scientifica con l’obiettivo comune di fornire il miglior supporto possibile durante tutte le fasi della malattia, e siamo entusiasti di aver partecipato a questa iniziativa culturale di sensibilizzazione che può aiutare le persone con psoriasi a riconoscere il valore della propria voce”. “Da capo” propone un approccio narrativo originale. Il corto non vuole parlare direttamente della malattia, ma è concepito come una metafora creativa che intende trasmettere sensazioni ed emozioni simili a quelle legate alla psoriasi. E per farlo utilizza il linguaggio universale della musica, narrando la fatica e l’impegno necessari a Giulia – musicista al suo debutto con la Sonata per pianoforte n.14 “Al chiaro di luna” di Ludwig Van Beethoven – per affermare la propria voce “unica e originale”.

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