PAOLO GIARDI*
CIVITAVECCHIA – “Un messaggio chiarificatore sul rischio di affossamento di ogni residua speranza di “salvare” la nostra patria ( Civitavecchia e tutto l’hinterland dell’Alto Lazio) dal tracollo economico e ambientale (antropico ,ecologico, culturale, identitario). Si stanno levando grida di dolore da parte di spiriti liberi, autonomi e illuminati: Città futura, Comitato S.O.L.E , Potere al popolo, FederLazio, Libero Associazionismo di Professionisti e Intellettuali (medici, ingegneri, economisti, imprenditori ). Si mobilitano, si riposizionano e si ricredono perfino gli profeti d’un cattocomunismo “new age “- ormai anacronistico – accanto ai revisionisti della “ubriacatura pentastellata” alimentatasi alle fonti dell’egualitarismo “illusorio e irrealizzabile”.
Dura a morire è, tuttora, la filosofia altruistica e sacrificale – (nata dalla inaccettabile e manichea visione – “punitiva e sdegnata “- del defunto Presidente della Repubblica Azelio Ciampi) il quale si permise di stigmatizzare come anti-italiano ed egoistico il sacrosanto diritto naturale (fondato sul principio della difesa delle minoranze vessate e irrise ) al disimpegno civitavecchiese ed etrusco caratterizzato dall’adagio-sentenza “non sempre nel mio giardino”. Il nodo gordiano della prepotenza statalista (ammantata da paternalismo presidenziale repubblicano…di fatto, prerepubblicano, troppo populista e poco “popolare,ovvero democratico”), di fatto, strozza la vera, autentica libertà e la sana giustizia sociale concedendo un’impropria supremazia al consociativismo partitico che sfocia in leggi intrinsecamente liberticide. È per questo che le nostre leggi sulla tutela degli equilibri antropici ed ecologici calpestano “sistematicamente” i diritti naturali del popolo (compresa la spinosa problematica dello “jus soli italici” : jus prescritto e protetto dall’art.9 della Costituzione , affidato alla gestione delle Università Agrarie e soggetto alla giurisdizione dell’onnipotente Commissario agli usi civici..ambito da cui vengono esclusi i veri rappresentanti del popolo cioè i Sindaci e perfino i Prefetti …mentre le Autorità europee sono “in tutt’altre faccende affaccendate!).Perfino quando la legislazione europea protegge ( con tiepido abbrivio e scarso impegno istituzionale)-erga omnes- siti “tutelati e intangibili in quanto patrimonio naturalistico-paesaggistico- storico- artistico di inestimabile valore “, subentra( illecitamente e prepotentemente) la “occhiuta” super-visione statalista italiana con i suoi capziosi e causidici commi, con le sue interpretazioni falsamente “autentiche”. E’ , questo, il terreno prediletto dagli azzeccagarbugli disseminati a iosa nei gangli del nostro superinquinato sottogoverno “ombra” ( nessuna forza partitica si salva!!). Tali siti dovrebbero esser facilmente protetti e valorizzati anche perché esiste un articolo della Costituzione ( n°43) che vieta -senza titubanze o aporie- l’uso illecito e monopolistico delle fonti di energia necessarie per gli equilibri complessivi della armonica crescita della società civile, globalmente intesa (NON, invece, all’egoistico vantaggio delle Società quotate in borsa e/o delle cordate imprenditoriali avide e inarrestabili: veri fiumi carsici che dissestano e impoveriscono il tessuto vitale di ogni collettività che aspira ad uno sviluppo sostenibile). E’ bene che il cittadino italiano sappia vedere il vero volto della nostra traballante democrazia e pretenda che il sacrosanto diritto a vivere in un mondo materialmente e spiritualmente umano non può esimersi dallo sposare l’imperativo della veridicità, della collaborazione paritaria e generosa, del rispetto delle leggi positive sovraordinate…. anelando ad una convivenza “libera ed eguale” sia in ambito giuridico ( diritto positivo fondato sulla norma ) sia in ambito vitale ( leggi di rispetto del creato e degli esseri che lo abitano come predicato dal Pontefice dell’enciclica “Laudato sì”).
*Autore del libro “Civitavecchia : una città violata” e impegnato da sempre nella difesa della salute e degli equilibri antropici naturali.