CIVITAVECCHIA – Un modello di produzione energetica che serva al fabbisogno del porto e del territorio nel suo insieme, potenziandolo anche con la logistica ma ampliando le infrastrutture, e che tenga conto della specificità delle mansioni dei lavoratori che oggi operano nell’indotto della Centrale. È questa la ricetta per lo sviluppo del territorio, legata al phase out dal carbone, ribadita da Camera del lavoro di Cgil e dalla Fiom negli incontri del 27 novembre e del 4 dicembre con la Regione e il Ministero dello Sviluppo Economico. “Un’idea di futuro per Civitavecchia, i suoi lavoratori e i tanti giovani in cerca di occupazione stabile, alla luce dell’uscita dal carbone della Centrale Torrevaldaliga nord – hanno spiegato – bisogna prevedere una maggiore produzione da rinnovabili, eolico off-shore, accumuli, idrogeno verde e investimenti sulle reti, seguendo strade già tracciate, come quella del recente accordo tra Autorità Portuale e Cassa Depositi e Prestiti per l’idrogeno verde e la cantieristica navale, che valutiamo molto positivamente. Bisogna tutelare il futuro dei lavoratori dell’indotto di Tvn i cui profili professionali sarebbero utili anche per la costruzione in loco dei componenti necessari alla produzione di energia green”.
Cgil è convinta: serve una vera sperimentazione per Civitavecchia. “Il Ministero ha ribadito che le proposte devono arrivare dal territorio – hanno aggiunto ciò consegna a tutti una grande responsabilità e, per parte nostra, abbiamo già avviato un ciclo di incontri con gli Industriali per arrivare ad un Contratto d’Area con perimetro, settori produttivi e tutele per i lavoratori per il quale stiamo registrando condivisione di intenti e riscontri positivi. Alla Regione Lazio, che ha presentato una memoria di giunta contenente punti di notevole interesse tra cui il sistema portuale e logistico, la cantieristica navale, le energie rinnovabili, i fondi comunitari e lo stesso Contratto d’Area, chiediamo di accompagnare rapidamente il percorso di definizione del modello di sviluppo necessario. Al Comune di Civitavecchia, che nel corso dell’incontro ha nuovamente ribadito l’unanime contrarietà al progetto sul gas – hanno concluso da Cgil e Fiom – chiediamo di esprimersi su queste progettualità e di rendersi parte attiva nel percorso”.
Energia e ambiente
7 Dicembre 2020
Phase out, Cgil punta ad una vera sperimentazione su Civitavecchia
Camera del lavoro e Fiom puntano a rinnovabili e logistica. Al lavoro per un contratto d’area