Terza domenica di avvento
Don Ivan Leto*
I versetti 6-8 del prologo dell’Evangelista Giovanni, presentano la missione del Battista con questa espressione: “Dare testimonianza alla Luce”. Fin dall’inizio risulta chiaro che il Battista non era la luce, ma il testimone di essa. “Dare testimonianza” significa parlare di quello che uno ha visto. Da qui deriva l’affermazione che colui che dà testimonianza parla con cognizione di causa, con convinzione e passione, con anima, vita e cuore. La Luce che viene nel mondo per illuminare tutte le persone è Gesù Cristo. Davanti alle insistenti domande di sacerdoti, leviti e farisei, Giovanni Battista rivela che gli non è portatore di un messaggio specificatamente suo. Non è lui che devono ascoltare, egli non è né l’unto del Signore, né Elia, né il Profeta o il nuovo Mosè annunciato dal Deuteronomio. Per questo afferma con forza: “Io sono voce di uno che grida nel deserto: rendete diritta la via del Signore” (v.23). Giovanni Battista è una voce guida che ha come missione di far conoscere all’umanità la Luce perfetta. Riassumendo, il Battista è un testimone che conferma e prepara ciò che il Messia dirà. E quando il Cristo di Dio si rivelerà pubblicamente, Giovanni si ritirerà pieno di gioia per aver compiuto la propria missione di precursore, di “apripista”.
*Don Ivan Leto
parroco di San Gordiano
Diocesi Civitavecchia – Tarquinia