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    Energia e ambiente
    17 Dicembre 2020
    Il progetto educativo Ore di Futuro è promosso da Generali Country Italia e The Human Safety Net
    Scuola-famiglia, rapporti migliori con la didattica digitale

    Una didattica digitale efficace ha contribuito a migliorare i rapporti scuola-famiglia. È quanto emerge dall’Osservatorio “Ora di Futuro”, che ha affidato la valutazione dell’impatto sociale generato dal progetto educativo al gruppo di ricerca Tiresia (Politecnico di Milano). Oltre la metà dei docenti, infatti, ritiene che le attività svolte attraverso la piattaforma di ‘Ora di Futuro’ abbiano influenzato positivamente il dialogo con le famiglie degli studenti. “Ora di futuro” è il progetto educativo (terza edizione al via, per l’anno 2020/2021) che coinvolge gli insegnanti, le scuole primarie e le reti no profit di tutta Italia per insegnare a scuola a fare scelte responsabili e sostenere la genitorialità per famiglie fragili con bambini da 0 a 6 anni.

    Il progetto è promosso da Generali Country Italia insieme a The Human Safety Net (Thsn), l’iniziativa globale del gruppo Generali a favore delle comunità e in partnership con tre onlus: Albero della vita, Mission Bambini e Centro per la salute del bambino. La piattaforma digitale “Ora di Futuro” ha permesso ai ragazzi con Dsa di aumentare le loro capacità di apprendimento, di migliorare i propri risultati scolastici e di interagire meglio con i compagni di classe.

    Il 90% degli studenti dichiara di aver aumentato le proprie competenze (tematiche e legate a gestione delle risorse e rischio). Dall’analisi emerge anche un miglioramento di tutte le life skills monitorate (gestione delle emozioni, pensiero critico, prendere decisioni e pensiero creativo) con un grande miglioramento del pensiero creativo. Inoltre, il 93% degli insegnanti dichiara che userà le metodologie didattiche digitali apprese con la piattaforma anche fuori dal progetto.

    L’analisi dell’impatto condotta da Thsn ha evidenziato che la prosecuzione delle attività con le Onlus nei Centri anche da remoto ha garantito alle famiglie più fragili la continuità educativa – attraverso il supporto psicologico durante l’emergenza sanitaria e nel post emergenza – ma anche il supporto socio-educativo a favore della genitorialità, per aumentare la percezione del ruolo di genitori dando loro la possibilità di apprendere buone pratiche per lo sviluppo.

    Il forzato lockdown ha infatti evidenziato ancora di più la necessità per le realtà non profit di acquisire gli strumenti necessari a continuare le proprie attività di missione anche da remoto, in modalità digitale, in particolare per raggiungere meglio i genitori e i loro figli che vivono in situazioni di vulnerabilità.

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