In Italia cresce la consapevolezza finanziaria. In un momento così delicato per l’economia mondiale, dove l’emergenza Covid-19 sta mostrando tutti i propri effetti, sempre più italiani si approcciano al mondo della finanza in maniera consapevole. Secondo una ricerca di tradingcenter.it, gli italiani avrebbero idee molto chiare rispetto ai loro obiettivi finanziari.
Investire in Amazon è la scelta preferita di tutti, seguono Microsoft, AT&T e Tesla. Più giù Unicredit, che è anche la prima società non appartenente al mondo dell’high Tech in classifica.
Da ciò emerge che sicuramente c’è molta fiducia nel settore tecnologico, vero protagonista degli ultimi anni in borsa, ma soprattutto che Amazon continua a chiamare a sé investitori nonostante abbia già da parecchio raggiunto una posizione predominante nel mercato.
Cerchiamo, allora, di capire in che modo gli investitori decidono di operare con Amazon e quali sono le motivazioni principali.
In Italia scatta la Amazon mania
Il Bel Paese ha ancora fama di essere tra i più scettici nei confronti del mondo della finanza, tuttavia questa tendenza sta cambiando, e i dati sono lì a ricordarcelo in maniera inequivocabile.
Detto ciò, perché proprio Amazon?
La scelta sembrerebbe ovvia. Amazon è il leader assoluto dell’e-commerce e non solo. La continua espansione di questa azienda ha qualcosa di quasi inedito nella storia, con il colosso di Seattle che sta aprendosi le strade verso una lunga serie di servizi teoricamente molto lontani dal suo settore di base, ma decisamente redditizi.
Già questo basterebbe a giustificare tanto interesse, eppure nonostante tutto gli italiani si confermano un popolo molto cauto, anche quando parliamo degli investimenti finanziari.
A rivelarlo è soprattutto lo strumento finanziario maggiormente utilizzato: i contratti per differenza.
Gli investimenti canonici rimangono comunque una via molto battuta, ma l’aumento di utenti che sfruttano il trading online per i loro investimenti è davvero considerevole.
Ormai è difficile parlare di nicchia del trading, arrivando a contare milioni di persone che ogni giorno effettuano operazioni attraverso uno dei tanti broker attualmente in circolazione.
A questo punto, cerchiamo di capire perché proprio il trading online viene utilizzato per investire in Amazon da così tanti italiani.
Amazon e trading online: un legame indissolubile
Amazon oggi è regina del mercato, ma non è detto che sarà così per sempre, e nemmeno che troverà sempre trend positivi sul suo cammino. Probabilmente è proprio questo a spingere molti verso il trading.
Come sappiamo, infatti, grazie ai CFD è possibile investire sia al ribasso che al rialzo, così da tutelarsi di fronte a qualsiasi evenienza o vicissitudine portata in essere dai mercati.
Ma è soprattutto il capitolo costi e commissioni a convincere i più.
Fare trading online non è affatto dispendioso come altre forme di investimento. Di fatti molti broker pongono il proprio deposito minimo anche al di sotto dei 100 euro, mentre altri tendono comunque a non sforare quota 300.
Risulterà ben chiaro che in questo modo anche piccoli risparmiatori che normalmente non avrebbero i fondi per iniziare un’attività di investimento, con il trading possono eccome.
Uno dei problemi, che comunque non mancano, è l’impossibilità, quasi sempre, di accedere ad eventuali dividendi societari.
Nel caso specifico preso in analisi questo, però, non è affatto un problema. Amazon, come molti sapranno già, non ha mai staccato una cedola per i propri investitori e difficilmente cambierà rotta nei prossimi anni.
Questo perché il settore High Tech è uno dei più competitivi al mondo, pertanto queste società decidono di reinvestire totalmente i loro profitti anziché distribuirli agli investitori. Come che sia, poco cambia per i trader.
Vogliamo comunque ricordare, facendo eco al sito tradingcenter.it, che fare trading online non è cosa semplice se non si hanno le dovute conoscenze del settore. Del resto, si tratta pur sempre di investimenti finanziari e la competenza che si mette in campo sarà ciò che farà davvero la differenza.