CIVITAVECCHIA – “Idrogeno verde: Eni ed Enel si alleano per realizzare il primo impianto entro due anni”. Inizia così una nota del coordinamento del circolo Almirante di Fratelli d’Italia che punta il dito contro il sindaco Ernesto Tedesco, ricordando gli impegni presi con il programma elettorale.
Con questo nuovo impianto in progetto l’energia prodotta “arriverà – spiegano i meloniani – da fonti rinnovabili e servirà ad alimentare due raffinerie ancora da individuare, in modo da ridurre le emissioni di co2. Alla base del progetto, un elettrolizzatore da 10 megawatt: sarà l’impianto pilota per successive applicazioni su più larga scala. Come si legge in una nota congiunta “si prevede che inizi a generare idrogeno verde entro il 2022-2023”. È una notizia di pochi giorni fa. Le due principali aziende a controllo pubblico, leader nel settore energia a livello globale nonché le prime due per capitalizzazione di borsa, si mettono insieme, in una alleanza finora inedita, per reggere la sfida della transizione energetica in un settore ancora in fase sperimentale ma che viene indicato come tra i più promettenti del prossimo decennio. Entro il 2050 – proseguono da FdI – per gli esperti, il 25% del fabbisogno energetico, sistema dei trasporti compresi, sarà coperto dalla tecnologia dell’idrogeno: in pratica, sostituirà la quota al momento soddisfatta dagli impianti a carbone a livello globale”.
Ma veniamo a Civitavecchia dove, come ricordano i meloniani, “gli attuali amministratori comunali si sono candidati con un programma elettorale che in realtà altro non era che il programma elettorale di Fratelli di Italia. Lo stesso attuale Sindaco pro tempore lo ha più volte dichiarato in campagna elettorale. Tra i tanti punti caratterizzanti del programma c’era ovviamente la completa rivisitazione del rapporto con il colosso energetico Enel che tanto ha avuto, nei decenni, dal nostro territorio e poco, molto poco, ha ricevuto. Le proposte di FdI, inserite poi nel programma della coalizione, prevedevano – sottolineano – l’avvio di un percorso di sviluppo parallelo tra la eventuale riconversione-adeguamento della centrale e l’economia locale”.
Nello specifico il programma impegnava “l’amministrazione a pretendere da Enel l’apertura in città (nella zona industriale) di uno attività economica/uno stabilimento che portasse a Civitavecchia la produzione di nuove tecnologie in materia di efficientamento energetico/fonti alternative, ecc. Tale impegno avrebbe dovuto prevedere la creazione di non meno di 500 posti di lavoro in maniera da rivitalizzare il tessuto economico locale. Quale migliore occasione quindi di quella di spingere i due nuovi partner (ma soprattutto Enel) ad investire su progetti innovativi di tale portata e di farlo avendo come base di riferimento Civitavecchia. Nessuno ha dato ad Enel più di Civitavecchia. Ad Enel non dovremmo neanche chiederlo. Fratelli d’Italia è consapevole del fatto che il Sindaco saprà prontamente sfruttare questa occasione, come indicato nel programma elettorale. Fratelli d’Italia – concludono i meloniani – sarà sempre a sostegno di chiunque voglia concretizzare il programma elettorale così come approvato dai cittadini in sede di elezioni neanche due anni fa. Non potrà condividere invece eventuali inerzie dannose per Civitavecchia”.