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    Cronaca, Sanità
    30 Dicembre 2020
    Somministrata la prima dose in città all'infermiera del vaccinale Daniela Scognamiglio
    Covid, primi vaccinati: Civitavecchia volta pagina
    Quintavalle: «Un nuovo faro di speranza e uno strumento scientifico»

    CIVITAVECCHIA – Anche per Civitavecchia è arrivato il V-day. Una giornata ricca di significato e di speranza in questo anno segnato dalla lotta al covid19. Presente tutta la direzione aziendale e molti operatori sanitari. I volti sono più sereni, l’atmosfera che si respira è quasi euforica, si intravede la luce in fondo al tunnel.

    I vaccini sono arrivati ieri all’ospedale San Paolo alle 8 circa, scortati dalla Polizia. Poi un paio d’ore di attesa. La prima ad essere stata vaccinata nella Asl Roma 4 si chiama Daniela Scognamiglio, è un’infermiera del servizio vaccinale e in questi mesi è stata in prima linea, nella squadra covid. Un momento importante, il volto teso per l’emozione. «Deve essere un messaggio per tutti i cittadini – ha detto Scognamiglio – per un nuovo inizio, una nuova luce. Si può ripartire insieme ma bisogna credere nella scienza».

    L’infermiera sta bene e vuole tornare al più presto al lavoro. Tra 21 giorni dovrà fare un richiamo del vaccino. L’operatrice sanitaria ha ricevuto la spilla simbolo della campagna dal consigliere regionale Marietta Tidei. Tra i vaccinati di ieri c’era anche Clara Fusillo, medico del servizio vaccinale:«Negli anni – ha detto – ho visto crescere gli esitanti sul tema vaccini, bisogna capirne i motivi». Soddisfatto il direttore generale Giuseppe Quintavalle che ha parlato di un «nuovo faro di speranza. Lo dico agli indecisi, il vaccino è uno strumento scientifico grazie al quale abbiamo debellato patologie come il vaiolo». Presente anche il consigliere regionale Emiliano Minnucci in rappresentanza dell’assessore alla Sanità Alessio D’Amato.

    Il 31 dicembre saranno vaccinati operatori e ospiti di Quinta Stella, Regina Caelorum e di una struttura di Trevignano. Intanto, parallelamente, proseguirà il lavoro di vaccinazione sugli operatori che dovrebbe terminare in massimo quindici giorni. Gli ultraottantenni delle Rsa che sono ricoverati in ospedale saranno vaccinati direttamente al San Paolo.

    Entro i primi di gennaio si conta di arrivare a 6 postazioni che potranno effettuare circa 400 vaccini al giorno, lavorando 8 ore al giorno, sette giorni su sette.