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    Salute
    14 Gennaio 2021
    Dipendenza da internet: cos’è e consigli utili

    Internet rappresenta un universo infinito di opportunità per il nostro presente e per il futuro. La rete ha infatti aperto a tantissime possibilità sia nel mondo del lavoro che in quello dello svago, come ad esempio gli online casino, per finire ai social network. Come ogni nuovo mezzo, però, anche la rete ha bisogno di essere capita e sfruttata nel migliore dei modi anche perché se utilizzata nel modo sbagliato può creare delle dipendenze.

    Quello della dipendenza è un concetto che è stato utilizzato tradizionalmente per descrivere una dipendenza fisica verso una sostanza. Negli ultimi anni è stato recentemente applicato all’uso eccessivo di internet. La cosiddetta “dipendenza da internet” è una problematica ancora in via di definizione che si riferisce all’uso eccessivo di internet associato a comportamento irritabile e umore negativo quando se ne è deprivati.

    Gli esperti dividono la dipendenza da internet in cinque grandi gruppi. C’è ad esempio la cyber relational addiction, ossia a tendenza a instaurare relazioni amicali e amorose sul Web. Questo causa l’idealizzazione delle persone ed una progressiva perdita del contatto con la realtà per abbandonarsi ad una dimensione amorosa o amicale virtuale. Sono spesso utilizzati siti di incontri, le chat e i newsgroup.

    C’è poi la net compulsions che prevede comportamenti compulsivi riguardanti la partecipazione ad aste online e l’acquisto compulsivo sul web. L’information overload è invece la ricerca compulsiva di informazioni on-line. Nel 1997 è stata condotta una ricerca basata su un campione di 1000 persone provenienti da Stati Uniti, Hong Kong, Germania, Singapore e Regno Unito dal titolo: “Glued to the screen: An investigation into information addiction worldwide”. Il 54% del campione della ricerca sostiene di esperire una forte eccitazione quando riesce a trovare ciò che stava cercando e il 50% passa molto tempo a cercare informazioni in rete.

    L’uso compulsivo di siti pornografici è detto cybersexual addiction ed è una delle tipologie più frequenti. Le principali attività sono flirtare e instaurare relazioni amorose, ma non sempre si tramutano in conoscenze e relazioni reali.

    Infine c’è la computer addiction che comporta l’utilizzare il computer per giochi virtuali, soprattutto giochi di ruolo, in cui il soggetto può costruirsi un’identità fittizia. Il soggetto può avere un’identità parallela: o esprimersi liberamente per ciò che è, grazie all’anonimato, oppure “indossare”, proprio come una maschera, delle nuove identità.

    La dipendenza da Internet può determinare una vasta gamma di comportamenti, caratterizzati da sottostanti problemi nel controllo degli impulsi e difficoltà nel regolare gli stati emotivi. Tra questi c’è la dominanza in cui l’attività domina i pensieri e il comportamento del soggetto, assumendo un valore primario tra tutti gli interessi. La persona sviluppa un forte desiderio di collegarsi a Internet e manifesta la necessità di aumentare il tempo da trascorrere davanti al computer.

    Tale dipendenza può portare ad alterazioni del tono dell’umore. All’inizio dell’attività, il soggetto prova un aumento d’eccitazione o una maggiore rilassatezza come diretta conseguenza dell’incontro con l’oggetto della dipendenza.

    Come curare la dipendenza da internet
    Come per altre forme più severe di disagio psicologico è possibile ricorrere a trattamenti brevi e mirati. Anche nei confronti di queste “nuove dipendenze” sono state messe a punto, ad oggi, delle modalità di intervento particolarmente innovative ed efficaci.

    L’approccio strategico in particolare, potrebbe essere definito come l’arte di risolvere complicati problemi attraverso apparentemente semplici soluzioni. Esso rappresenterebbe quindi una sorta di “rivoluzione copernicana” nell’ambito della psicoterapia, poiché dimostrerebbe come, anche di fronte a difficoltà psicologiche molto complesse o di lunga durata, sia sempre possibile trovare rapidamente una soluzione, che non sarà mai altrettanto complicata o di difficile applicazione, ma bensì immediatamente realizzabile nella quotidianità della vita di ogni essere umano.

    Ovviamente l’intervento per combattere tale dipendenza si diversifica a seconda della struttura che sta alla base del disturbo. Nelle patologie basate sul piacere, il rituale compulsivo gradevole verrà trasformato in un’esperienza obbligatoria e fastidiosa, una sorta di “tortura”.

    Si prescriverà quindi, ad esempio, al giocatore d’azzardo di puntare ogni giorno una somma prestabilita, anche qualora non avesse voglia di farlo; alla “malata di shopping”, di spendere ogni giorno una determinata cifra in negozi virtuali e così via.
    Al Policlinico Gemelli di Roma, un’equipe di psicologi e psicoterapeuti coordinata dal Dott. Federico Tonioni si occupa di dipendenze da Internet da ormai diversi anni in modo decisamente continuo, con l’ambulatorio aperto dalle 9 del mattino alle 18 del pomeriggio e una terapia di gruppo settimanale di spiegazioni e sostegno per i genitori dei soggetti dipendenti dalla rete.

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