CIVITAVECCHIA – A due settimane di distanza dall’ultima manifestazione, sono tornati a protestare i metalmeccanici impegnati nella centrale Enel di Torrevaldaliga nord.

Anche ieri l’adesione, con lo sciopero per le prime tre ore di ogni turno, è stata alta, più dell’80%, nonostante sia il periodo della “fermata” e quindi il picco delle lavorazioni. Ad organizzare la protesta, anche stavolta, Fiom Cgil e Usb lavoro privato, che hanno ribadito la necessità di superare ogni incertezza, «perché il tempo delle decisioni è adesso» e la preoccupazione per il futuro cresce.

Ad Enel vengono quindi chieste nuovamente certezze e prospettive concrete, progetti che vadano oltre quel turbogas che incombe sul territorio per il dopo-carbone e che non garantisce neanche l’occupazione. Alle istituzioni, Comune in primis, viene richiesto l’impegno per un progetto che garantisca l’occupazione e che possa dare una svolta allo sviluppo della città.

Sul posto il sindaco Tedesco che ha garantito la convocazione, per la prossima settimana, il 4 marzo, del Tavolo del Lavoro per affrontare ogni aspetto legato proprio alla transizione energetica.

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