TARQUINIA – Sessanta reef ball in mare intorno alle praterie di Posidonia antistanti la foce del fiume Marta a Tarquinia. Il posizionamento è iniziato ieri mattina nell’ambito dell’azione di salvaguardia e recupero della biodiversità delle coste laziali da parte del Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche dell’Università della Tuscia.
Si tratta di strutture in cemento eco-compatibile che con la loro forma a campana, cava e bucata, permetteranno a tantissime specie marine di trovare una nuova casa al loro interno o sulla loro superficie e di contrastare i pescherecci illegali che non rispettano le praterie sommerse.
Il progetto, seguito dal professor Giuseppe Nascetti, dell’Università della Tuscia, DEB, è stato possibile grazie ai fondi Feamp Misura 1.40, europei e della Regione Lazio, destinati alla “Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili”.