La pandemia di Covid-19 ha acceso i riflettori sui temi sanitari e sull’impegno delle aziende del settore pharma per la salute pubblica. Ma cosa pensano gli italiani ‘travolti’ da dibattiti quotidiani su vaccini anti-Covid, anticorpi monoclonali e terapie innovative? Per capirlo, Alnylam Pharmaceuticals ha realizzato con la collaborazione di Quorum/YouTrend l’indagine “L’industria farmaceutica. Conoscenze, percezioni dopo un anno di pandemia”. Il risultato è complessivamente positivo: più di 7 cittadini su 10 esprimono un’opinione positiva sul comparto.
La ricerca è stata condotta attraverso oltre 1.500 interviste Cati (Computer-Assisted Telephone Interviewing), prendendo in esame come primo punto il parere generale sulle imprese del farmaco. Emerge che il 71,8% ha un’opinione positiva delle aziende farmaceutiche – riferiscono i promotori dell’indagine – soprattutto perché consapevoli degli investimenti in ricerca e sviluppo (35,2%) e perché convinti che le industrie producano farmaci affidabili e sicuri (32,1%). La percezione di chi ha espresso un’opinione negativa (21,6%), invece, è legata al pensiero che le aziende farmaceutiche guardino prima di tutto al profitto (81,3%) e che manchino di responsabilità sociale (44,7%).
“Questa ricerca ci ha dato la possibilità di misurare la distanza esistente tra percezioni e realtà su un settore chiave come quello farmaceutico e biotecnologico – commenta Lorenzo Pregliasco, direttore di YouTrend – Tra i dati di maggior interesse si può segnalare che, nel pieno dell’emergenza sanitaria, oltre 7 italiani su 10 hanno espresso un’opinione positiva delle aziende farmaceutiche. Il credito riservato al mondo del farmaco deriva innanzitutto dalla consapevolezza che le aziende sostengono investimenti decisivi in ricerca e sviluppo per produrre farmaci affidabili e sicuri”.