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    Cronaca, Sanità
    12 Marzo 2021
    L'assessore regionale D'Amato: ''Abbiamo Rt a 1,31, superiore alla soglia di 1,25, anche se l’incidenza e i tassi di occupazione dei posti letto sono entro la soglia di allerta
    Lazio, possibile doppio salto da zona gialla a rossa da lunedi
    Oggi pomeriggio la decisione ufficiale: ''Sono valutazioni della cabina di regia nazionale e noi ci rimettiamo alle loro decisioni''

    CIVITAVECCHIA – Se il Lazio sarà zona rossa, da lunedì, a quanto si apprende, i varchi Ztl del centro di Roma dovrebbero restare aperti. La Regione infatti andrebbe verso il ‘doppio salto’ di fascia con un Rt pari a 1.3, superiore alla soglia di 1.25. “La zona rossa è possibile per il superamento del valore di 1.25, anche se l’incidenza è sotto soglia e anche i tassi di occupazione dei posti letto sono entro la soglia di allerta”, ha detto l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, chiudendo ieri una giornata caratterizzata da 1800 nuovi contagi e 16 morti, con Roma arrivata a quota 800 casi.

    Mentre il Decreto di questa mattina prevede che le zone gialle passino ad arancione, l ‘assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato ha spiegato nuovamente le ragioni del probabile “doppio salto” da zona gialla direttamente alla zona rossa per il Lazio da lunedì 15 marzo.

    “È probabile che il Lazio diventi zona rossa perché abbiamo un Rt a 1,31, ed essendo superiore ad 1,25 diventa una sorta di dato automatico”, ha dichiarato D’Amato.

    L’ufficialità è attesa per il pomeriggio di oggi, ma le scuole di ogni ordine e grado già stanno attrezzando le chiusure così come gli esercizi commerciali.

    D’Amato ha anche spiegato che la pressione sugli ospedali finora è sotto il livelli di allerta, anche per quanto riguarda la terapia intensiva e anche il tasso d’incidenza non preoccupa al momento anche se il trend dei contagi è in salita.

    “È pur vero che la pressione sugli ospedali non ha raggiunto le soglie che conoscono altre Regioni – ha aggiunto l’assessore – Noi siamo molto al di sotto della soglia di allerta e anche il tasso di incidenza è lontano dai 250 casi per 100mila abitanti. Però sono valutazioni della cabina di regia nazionale e noi ci rimettiamo alle loro decisioni. In linea di massima l’Rt ci colloca in una condizione di ulteriori restrizioni, molto probabilmente in zona rossa”.