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    Energia e ambiente
    19 Marzo 2021
    In calo le immatricolazioni di veicoli tradizionali, in crescita anche i monopattini
    Elettrico, la nuova mobilità

    Crollano le immatricolazioni di veicoli diesel, benzina, Gpl e metano, che nel 2020 registrano il dato peggiore dagli anni ’70, volano quelle dell’elettrico: +250% tra full electric e plug in hybrid. Causa pandemia, si contrae il settore della mobilità condivisa ma c’è da registrare il fenomeno sotto gli occhi di tutti, quello dei monopattini. A scattare la fotografia dei nuovi trend del settore è la quinta edizione del white paper “La mobilità sostenibile e i veicoli elettrici” di Repower che quest’anno, inevitabilmente, tiene conto anche degli impatti della pandemia sulle abitudini di spostamento. Partiamo dal “tradizionale”. Nel 2020 sono crollate le immatricolazioni di veicoli, che hanno registrato un -28%, il dato peggiore dagli anni ’70, una contrazione pari a 535.000 vetture, di cui -40,2% diesel -38,7% benzina, -31,1% Gpl, -18,1% metano. L’altra faccia della medaglia, però, è rappresentata dalle immatricolazioni dei veicoli elettrici (full electric e plug in hybrid): Bev e Phev insieme hanno visto 59.900 nuove immatricolazioni contro le 17.065 nel 2019. In termini percentuali, l’aumento complessivo del 2020 per entrambe le categorie è del 250% rispetto all’anno precedente, anche grazie agli incentivi governativi e regionali. Raggiunte le 9.709 stazioni di ricarica, con 19.324 punti, +39% di installazioni.

    Capitolo mobilità condivisa: noleggio e car-sharing, nel 2020, hanno registrato una forte contrazione dovuta alla crisi del turismo e alle restrizioni alla mobilità cittadina mentre l’incerto quadro economico ha limitato la mobilità aziendale. Migliora però la micro-mobilità condivisa, con il monopattino che spicca, grazie al balzo dalle 4.900 unità del dicembre 2019 alle 27.150 del dicembre 2020, valore destinato a crescere nei prossimi tempi. Insieme al bikesharing, per oltre il 15% elettrico, è il servizio di micro-mobilità più in crescita nel periodo post lockdown 2020.

    E a proposito di pandemia, tra gli effetti sociali c’è anche quello che riguarda la mobilità e le nuove modalità di fruizione dei veicoli. Il 34% dei cittadini italiani sostiene di aver modificato le proprie modalità di spostamento a causa delle restrizioni: l’auto diventa il mezzo preferito, con oltre un italiano su due (56,7%) a ritenerla il mezzo più̀ sicuro, mentre i mezzi pubblici vengono scelti solo da 2 italiani su 5 (22,5%).

    Cresce il settore dell’e-bike: i numeri del 2020 dicono che il mercato si attesta già a un +23% nonostante diversi mesi di negozi di bici chiusi in molti Paesi. Soprattutto in Italia, anche grazie al “bonus bici”, il valore di questo mercato è particolarmente elevato, con la maggiore propensione (30% degli intervistati) all’acquisto di un’e-bike. E se oggi sono già 2.341 i chilometri di piste ciclabili esistenti in 22 città italiane, si prevede che nei prossimi mesi se ne sommeranno altri 2.626, portando i cittadini ad un utilizzo sempre maggiore di bici tradizionali ed elettriche.