CIVITAVECCHIA – È un moderato ottimismo quello espresso da Roberto Bonomi dell’Usb all’indomani della riunione convocata dal Sindaco di Civitavecchia sul tema dello sviluppo del territorio, anche in relazione al previsto phase-out del carbone. Riunione che si è svolta ieri a seguito di un precedente incontro tra lo stesso Sindaco e le organizzazioni sindacali, con un intento preciso: quello di capire le effettive intenzioni della Regione Lazio sul futuro di Civitavecchia.
“Nei diversi interventi, così come nelle rivendicazioni proposte durante i recenti scioperi dei lavoratori metalmeccanici – ha ricordato Bonomi – era infatti emersa l’esigenza di un diretto coinvolgimento della Regione, quale soggetto cruciale per l’avvio di qualsiasi progetto volto a promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio. Solo con una intensa collaborazione degli enti territoriali si può infatti sperare di avere la giusta attenzione del Mise, a cui del resto competono importanti decisioni circa l’attivazione dei Contratti di sviluppo o dei Contratti d’area da più parti richiesti: strumenti di programmazione contrattata sicuramente necessari per ottenere il potenziamento dei collegamenti trasportistici e della logistica, nonché per l’attrazione di investimenti utili a fronteggiare la crisi provocata dall’uscita dal carbone e dall’azzeramento del traffico passeggeri a causa del Covid. Ebbene, su questo piano si è avuto dall’assessore regionale al Lavoro Di Berardino un riscontro importante – ha sottolineato l’esponente dell’Usb – l’assessore, che si confronterà su questo anche con gli altri colleghi di giunta coinvolti, ha infatti proposto la redazione di una lettera di intenti tra Regione e Amministrazione Comunale, un atto formale attraverso cui chiedere al Mise un intervento per lo sviluppo locale. Un piccolo passo che tuttavia va nella giusta direzione, iniziando tracciare un percorso un po’ più concreto: poi chiaramente starà a tutto il territorio dare gambe e sostanza a questa apertura. La partita è solo all’inizio”.