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    Cronaca, Salute, Sanità
    24 Marzo 2021
    Covid, il Cts chiede una mini proroga della zona rossa di altri 10 giorni dopo Pasqua

    ROMA – Alta l’attenzione sulle prossime misure anti-Covid: il decreto in vigore scadrà subito dopo le vacanze pasquali, il 6 aprile. E il governo Draghi ha già fissato per la settimana prossima una cabina di regia con le forze di maggioranza per  decidere il da farsi, affinché gli italiani non vengano colti impreparati e siano avvisati per tempo debito.

    Ieri il presidente del Consiglio Draghi ha visto a Palazzo Chigi i vertici del Comitato tecnico scientifico, Silvio Brusaferro e Franco Locatelli, e il ministro della Salute Roberto Speranza. Un incontro preliminare, con un occhio attento ai contagi e alla curva epidemiologica, con il bollettino che ieri ha segnato 551 morti e un tasso di positività del 5,9%.

    Nulla è ancora deciso. Ma tra le ipotesi che circolano con insistenza c’è quella di una mini-proroga delle misure attualmente in vigore, allargando le maglie della stretta al capitolo scuola, ovvero consentendo il ritorno sui banchi in zona rossa almeno ai più piccoli – scuola dell’infanzia e primaria– superando il giro di vite deciso dal governo Draghi con il Dpcm dello scorso due marzo, indigesto a molte famiglie. Ma è ancora prematuro parlarne, benché ci sia un fronte ampio, in maggioranza, che chiede a gran voce di riaprire i cancelli, con il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che intanto assicura che il governo ce la sta mettendo tutta: «Lavoriamo giorno e notte per poter riaprire», ha detto incontrando Comuni e Province.

    Ed è proprio sulla scuola che si preannuncia un nuovo fronte caldo nel governo, con gli aperturisti che guardano alla Francia -in lockdown ma con le scuole aperte – e i rigoristi che tirano in ballo la Germania, che alla crescita dei contagi e dei morti ha sacrificato anche le aule scolastiche. Il monitoraggio dei numeri e della situazione sarà serratissimo, spiegano fonti di governo, e guiderà le scelte che Draghi e i ministri saranno chiamati ad assumere nei prossimi giorni.

    Ma la voglia di riaprire c’è e non coinvolge solo le scuole. Il ministro dell’Economia Daniele Franco si è detto fiducioso su un miglioramento della situazione sanitaria nel Paese dopo Pasqua. Per questo l’idea di una mini-proroga, di una settimana-10 giorni, potrebbe essere la strada da battere, «di certo sicura e anche un po’ meno dolorosa», spiega una fonte di governo all’Adnkronos.

    «Pensiamo che dopo la Pasqua la situazione migliorerà gradualmente – l’auspicio del titolare di via XX Settembre – e poi ci muoveremo con gradualità verso una situazione più normale a maggio e giugno: questo grazie alla disponibilità dei vaccini e all’aiuto che arriva dalla stagione più calda».

    A indicare la rotta delle prossime decisione da assumere saranno i dati: «Bisogna attendere che le misure in atto facciano sentire i loro effetti e cristallizzarli, magari spostando più avanti il loro termine», chiarisce una fonte di governo, confermando l’idea della mini-proroga, che raccoglierebbe diversi proseliti nel governo. E, parallelamente, accelerare il più possibile la campagna vaccinale, con il commissario Francesco Figliuolo pronto a entrare in azione per superare le difficoltà sul territorio, con una mano tesa alle Regioni che chiederanno supporto per accelerare. E il nuovo vaccino, per giunta monodose, in arrivo: quello di J&J, atteso ad aprile, che potrebbe essere destinato inizialmente agli over 80 e ai più fragili, tallone d’Achille della campagna vaccinale. Decisivo sarà anche il Consiglio europeo di giovedì e venerdì prossimi.