Scarsità idrica? Non è un problema mio. E il Covid ha impattato anche sulla nostra attenzione nei confronti dello spreco di questa preziosa risorsa. A scattare la fotografia di come si pongono gli italiani nei confronti del tema acqua, in occasione della Giornata Mondiale del 22 marzo, è la ricerca Ipsos realizzata per Finish su un campione rappresentativo di oltre 1.000 rispondenti. Ecco cosa emerge. Solo 2 italiani su 10 ritengono che la scarsità d’acqua sia un problema generalizzato, il 70% ritiene addirittura che sia solo di competenza di specifiche aree del Paese in determinati periodi dell’anno. Inoltre, riguardo alle tematiche ambientali che preoccupano maggiormente gli italiani, solo il 12% si è definito preoccupato dalla tematica acqua nel presente, contro il 51% per la presenza di plastica nei mari, il 49% per l’inquinamento atmosferico e il 44% per la gestione dei rifiuti. Ma non è tutto: nonostante il parere del World Resources Institute, secondo il quale l’Italia nel 2040 sarà in una situazione di stress idrico molto critica, il 52% degli intervistati dalla ricerca Ipsos ritiene che vi sia ancora tempo per cambiare le cose e che le previsioni sul 2040 siano troppo pessimistiche, mentre un più ridotto 22% le considera veritiere, e si aspetta anzi che ciò possa verificarsi anche prima della data indicata. Molto preoccupante, invece, la percezione dell’11% dei cittadini intervistati, secondo i quali queste previsioni non sono veritiere ma sono altresì mosse utili a diffondere paura tra le persone.
Gli italiani dimostrano poi di avere scarsa consapevolezza anche rispetto al proprio consumo d’acqua. Addirittura, il 48% degli intervistati si è detto convinto che il consumo personale sia uguale o inferiore a quello dei concittadini europei, quando in realtà i dati dimostrano come quello italiano sia il più alto in Europa, con un dato medio pro-capite di circa 220 litri d’acqua al giorno, contrariamente alla media europea di 165 litri. L’arrivo della pandemia ha giocato un ruolo cruciale nel ridurre l’attenzione delle persone sulla tematica acqua. Solo 1 italiano su 4 dichiara di aver prestato attenzione ai consumi d’acqua nel corso dell’ultimo anno, trascorso prevalentemente dentro casa e in misura maggiore rispetto al passato. Ciò è confermato dal fatto che l’attenzione ai consumi d’acqua è aumentata solamente del 2% in un anno (2020: 73%, 2021: 75%), mentre discorso completamente diverso vale per l’attenzione ai consumi di elettricità passati dal 77% del 2020 all’86% del 2021, e gas, aumentati addirittura del 10% (dal 79% del 2020 all’89% del 2021), con la forbice che è oggi notevolmente ampliata. Nella tutela della risorsa idrica, tutti devono dare il loro contributo. Il 68% degli italiani infatti è convinto che il ruolo principale lo debbano avere i cittadini, riducendo o comunque migliorando i propri consumi; il 58% affida un ruolo importate ad enti pubblici che si occupano della manutenzione delle tubature, il 54% ai governi, che dovrebbero punire coloro che non adottano comportamenti corretti, mentre in
fine, il 50%, alle aziende, che devono impegnarsi a migliorare i processi produttivi.