Cresce la domanda di cosmetici green e il fatturato arriva a quota 1,6 mld: un comparto che oggi rappresenta circa il 15% del settore cosmetico e che sarà sempre più strategico per il futuro della filiera. “Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescente enfasi sul cosmetico a connotazione naturale e sostenibile tanto in termini di mercato quanto di attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media. Tra il 2019 e il 2018, ad esempio, si può stimare una crescita di circa 5 punti percentuali”, dice Benedetto Lavino, vicepresidente di Cosmetica Italia. Non solo. “Gli operatori del settore, interrogati su quali fossero le parole chiave con cui si volge uno sguardo al futuro, hanno indicato “sostenibilità” e “naturale/biologico” come punti in crescita; un’ulteriore dimostrazione di quanto i prodotti a connotazione naturale e sostenibile siano sempre più una parte strategica della filiera cosmetica”, aggiunge.
Tanto che Cosmetica Italia ha voluto dedicare una commissione interna proprio alla definizione di parametri che permettessero di classificare e quantificare il mercato dei cosmetici green, affinando quelli impiegati nelle precedenti rilevazioni. Anche perché una definizione normativa univoca ad oggi non esiste. “Dal punto di vista regolatorio – spiega Lavino – tutti i cosmetici, che siano a connotazione naturale o meno, devono rispettare le norme del Regolamento europeo 1223/2009 che garantisce la sicurezza dei prodotti e, in questo modo, tutela la salute del consumatore. Per il 2020, Cosmetica Italia, allo scopo di permettere le rilevazioni statistiche sul settore e, in particolare, sul trend in costante crescita dei prodotti a connotazione naturale e orientati alla sostenibilità ambientale, ha sentito l’esigenza di tracciare un perimetro di classificazione individuando due aree”.
Si tratta di quella dei “Cosmetici a connotazione naturale/biologica”, caratterizzati da elementi grafici o testuali che ne comunicano la connotazione naturale/biologica, in linea con la sua composizione formulativa (ovvero la presenza di un alto numero di ingredienti biologici o di origine naturale) e quella dei “Cosmetici con connotazione di sostenibilità ambientale/green”, caratterizzati da elementi grafici o testuali che ne comunicano la connotazione di sostenibilità ambientale/green in ambiti che possono riguardare tutto il suo ciclo di vita e/o le politiche corporate dell’impresa verso la sostenibilità.
“Sulla base dei perimetri di classificazione che abbiamo definito, il valore del fatturato dei cosmetici a connotazione naturale e sostenibile è risultato pari a 1.654 milioni di euro nel 2020. Nello specifico, il valore dei cosmetici a connotazione naturale/biologica è di 778 milioni di euro, mentre quello dei cosmetici sostenibili/green è di 876 milioni di euro. La sovrapposizione dei due insiemi, ovvero delle imprese che adottano processi o producono cosmetici legati alla sostenibilità e di quelle che fabbricano cosmetici a connotazione naturale/biologici, raggiunge i 925 milioni di euro”, spiega Lavino.
Un mercato che, nel 2020, si aggiudica una fetta del 15% del settore cosmetico che, secondo l’ultima indagine congiunturale di Cosmetica Italia, è a quota 10,5 miliardi di euro.