«Sabato, insieme ad alcune organizzazioni studentesche della Sapienza di Roma, ed in particolare ai collettivi di Lettere e Fisica, a Fgc Sapienza, al Link Sapienza e ai nodi territoriali di Fridays for future Roma e Civitavecchia, abbiamo inviato una lettera alla rettrice Antonella Polimeni in merito alla nomina di Carlo Tamburi, presidente e amministratore delegato di Enel Italia, quale membro esterno del consiglio d’amministrazione dell’università romana». Lo scrive il collettino No al fossile – Civitavecchia preoccupato che in un momento così delicato di transizione energetica si possa offrire una vetrina illustre ad un manager «che punta solo ad ottimizzare i profitti della propria azienda». No al fossile spiega che nel messaggio di buon lavoro che annuncia la nomina di Tamburi diffuso proprio dalla rettrice «abbiamo letto, tra le altre cose, che questa scelta – incalzano – sarà di grande utilità nel contesto di un organo di programmazione finanziaria e di indirizzo strategico. Ed è proprio questo che ci preoccupa. Sapere che la più grande università pubblica italiana si presta a farsi influenzare dai piani di una s.p.a. e da quelli di Confindustria ci preoccupa e ci infastidisce moltissimo. Decine di comitati, movimenti e associazioni di tutta Italia hanno più volte ricordato a Tamburi che ambiente, salute e lavoro non possono passare dal gas – concludono – combustibile inquinante e pesantemente climalterante».
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