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    Cronaca, Energia e ambiente
    14 Aprile 2021
    Transizione energetica e manutenzioni: la Fiom Cgil indica la strada

    CIVITAVECCHIA – “Le recenti dichiarazioni del Direttore di Enel Italia sul piano di conversione a gas per la centrale Tvn confermano una posizione già nota da tempo non aggiungendo niente di nuovo al dibattito. Piuttosto stupisce che un’azienda di questo livello e con una quota importante di capitale pubblico sembri incapace se non addirittura contraria a progettare un futuro che oltre ai kilowatt garantisca anche l’occupazione esistente e futura”.

    Fiom Cgil torna sulla questione legata al futuro della centrale e di fatto della città, dicendosi stupita anche del fatto che la stessa Enel sembra “non voler cogliere, almeno non per Civitavecchia, l’opportunità offerta dal piano NextGeneration Eu per investimenti in una filiera industriale green- hanno aggiunto dal sindacato – che metterebbe in sicurezza tanto il lavoro quanto l’ambiente grazie alle fonti non fossili”.

    Intanto il presente, come ribadito da Fiom, è fatto di una centrale in cui c’è bisogno di manutenzioni costanti. “Servono investimenti nelle attività manutentive e di pulizia industriale ordinarie e straordinarie – hanno sottolineato – bisogna mantenere e anzi incrementare tutti gli interventi necessari a garantire la piena efficienza degli impianti, prevenendo così ogni tipo di rischio e consentendo agli operai di lavorare in sicurezza anche in una fase che si prospetta di declino produttivo. Tornando al futuro stupiscono anche le recenti dichiarazioni del Ministro alla Transizione Ecologica, Cingolani, con un riflettore sul gas quando secondo gli esperti ci sarebbero già tutte le tecnologie per puntare sul rinnovabile. Serve più coraggio anche dalla Regione Lazio. Questo territorio ha dato tanto agli interessi energetici del paese: adesso bisogna ascoltarlo e pianificare urgentemente una transizione che tenga conto dei diritti fondamentali. Non è accettabile un futuro di precarietà e disoccupazione – hanno concluso dalla Fiom – o ancora alle prese con la contrapposizione tra lavoro e salute, ma sarebbe anche ora di sfruttare la tecnologia per creare sviluppo e far lavorare tutti e meglio, invece di usarla per ridurre gli organici”.

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