CIVITAVECCHIA – “La transizione energetica, oltre che essere possibile deve essere per noi anche giusta e non devono pagarla i lavoratori diretti ed indiretti, i cittadini, il tessuto produttivo e l’intero territorio di Civitavecchia”. Lo sostengono Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec i quali, intervenendo sul tema, hanno ricordato come “anche in quest’ultimo anno molto difficile, i lavoratori delle centrali Enel di Torrevaldaliga Nord, Tirreno Power e di Torrevaldaliga Sud a Civitavecchia hanno contribuito alla produzione dell’energia necessaria al funzionamento del paese, delle imprese, delle scuole e degli ospedali, per affrontare e superare questa situazione pandemica. Il Servizio Elettrico – sottolineano i sindacati elettrici – lo abbiamo compreso tutti come sia un servizio essenziale per la
vita delle persone, per lo sviluppo delle imprese e per la crescita dell’Italia. La centrale Enel di Torrevaldaliga Nord è direttamente interessata dalla transizione energetica; un processo che porterà la produzione di energia in Italia a caratterizzarsi nei prossimi anni come una produzione rinnovabile e sostenibile abbandonando, entro il 2025, la produzione di energia elettrica da carbone. Il processo di transizione energetica verso le energie rinnovabili deve però avere alcune caratteristiche: essere tecnicamente sostenibile per il sistema elettrico ed essere accompagnato da adeguati investimenti all’interno di un ragionamento scevro da posizioni ideologiche. Anche le Organizzazioni Sindacali Regionali di Filctem, Flaei e Uiltec, auspicherebbero che nel più breve tempo possibile, si potesse giungere a soluzioni il più possibile Green, ma questo necessita di analisi approfondite vista la complessità del tema, non possono essere liquidate con risposte facili e superficiali. È necessario ragionare riguardo un processo di transizione energetica che porti la produzione elettrica a diventare sostenibile e rinnovabile”.
Con Enel è in corso un confronto per le modifiche organizzative che l’azienda sta portando avanti. “Noi organizzazioni sindacali elettriche – aggiungono – non ci siamo mai sottratti al confronto avendo chiara la responsabilità di rappresentare gli interessi dei lavoratori delle centrali di Tvn e Tvs e di un importante territorio con un tessuto produttivo da salvaguardare. Le modifiche organizzative non possono e non devono incidere sulla sicurezza dei lavoratori e degli impianti, sui carichi di lavoro e sulla ricopertura delle posizioni vacanti in turno. Siamo fermamente convinti – hanno concluso – che il processo di transizione energetica nel territorio di Civitavecchia passi da uno sviluppo industriale che non possa tener conto della salvaguardia occupazionale e riconversione
professionale”.
Energia e ambiente
19 Maggio 2021
Transizione energetica, i sindacati elettrici: ”Salvaguardia occupazionale e riconversione professionale”