CIVITAVECCHIA – Si torna a protestare fuori i cancelli di Torrevaldaliga Nord. L’occasione, come spiegano dalla Fiom Cgil, è la bozza di Decreto Legge Semplificazioni che sta per andare in Consiglio dei Ministri e che prevede la deregolamentazione di appalti e subappalti, con affidamenti diretti e il ritorno del massimo ribasso nelle gare.
“Provvedimenti dannosi – sottolineano dal sindacato – a cui si aggiungono il dimezzamento dei tempi per il confronto pubblico sulle opere rilevanti ma anche, come se non bastasse, una norma che impatterebbe direttamente su Civitavecchia: una pesante limitazione del potere delle Regioni nei processi autorizzativi sulle grandi Centrali. Tutto avviene nel momento in cui dopo il Comune anche la Regione Lazio ha sostenuto la richiesta del territorio per riconvertire Torrevaldaliga nord con un progetto industriale che mantenga tutti i posti di lavoro e senza altre fonti fossili, al contrario di quanto succederebbe convertendola a gas nel 2025. Meno regole negli appalti vuol dire scaricare tutto sui lavoratori, attaccando direttamente tutele, retribuzioni e condizioni di lavoro a partire dalla sicurezza. Meno peso delle Regioni negli iter autorizzativi vuol dire spianare la strada a progetti portati avanti senza il coinvolgimento di chi vive e lavora sul territorio, come sappiamo bene a Civitavecchia”.
Motivi per i quali è stato proclamato lo stato di agitazione degli appalti metalmeccanici Tvn, con due ore di sciopero, dalle 10 alle 12 di giovedì 27 maggio, con presidio e assemblea davanti ai cancelli di Tvn.