Al via il progetto “Sostenibilità 2030”, promosso per potenziare e consolidare l’approccio alla sostenibilità ambientale e sociale delle 32mila imprese food e non food associate a Ibc – Associazione Industrie Beni di Consumo. Il portale “Sostenibilità 2030” erogherà gratuitamente un bouquet di strumenti (webinar, clip filmate, corsi interattivi, software per la rendicontazione, documenti) che ogni azienda potrà selezionare sulla base delle sue specifiche esigenze. Tra i temi trattati: rendicontazione ambientale, efficacia della comunicazione, accesso al credito agevolato, packaging sostenibile, protocolli di certificazione. Le imprese saranno coinvolte anche in un’attività di reporting che, in una prima fase, sarà focalizzata su risparmio idrico, contenimento di CO2 e riduzione del consumo di plastica.
Diversi enti e aziende, tra i quali Asvis – Associazione Italiana per lo sviluppo sostenibile, sono partner di Ibc nell’ambito di “Sostenibilità 2030”, un’iniziativa destinata in modo particolare alle piccole e medie imprese. Sono in corso contatti con i ministeri dello Sviluppo economico e della Transizione ecologica – spiega Ibc in una nota – per assicurare che gli obiettivi del progetto siano coerenti con le iniziative previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“La sostenibilità è una priorità per il pianeta – ha sottolineato Alessandro d’Este, presidente Ibc – È un elemento che guida le scelte del consumatore e determina una forte spinta all’innovazione, creando le condizioni per rafforzare la competitività delle industrie sul mercato interno ed internazionale, con effetti positivi sulla generazione di valore, sulla crescita del Paese, sull’occupazione e quindi sul benessere delle famiglie”. D’Este ha inoltre auspicato che “i programmi del Piano nazionale di ripresa e resilienza concretizzino le migliori condizioni per la transizione ambientale e un contesto più favorevole agli investimenti, al lavoro e all’introduzione delle nuove tecnologie”.
Approfondendo le dinamiche del quadro economico, Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo ha rilevato che su scala internazionale il recupero dei livelli pre-crisi sarà più rapido delle attese: “la crescita globale del prodotto interno lordo è prevista al 5,9% nel 2021, dopo il -3,5% del 2020. L’economia italiana si avvantaggerà della forte crescita del commercio internazionale. Il settore manifatturiero ha mostrato importanti segnali di reazione già a partire dal secondo semestre 2020 e si presenta più solido, liquido e capitalizzato rispetto a dieci anni fa”.