CIVITAVECCHIA – “Premetto che sono felicissimo ed orgoglioso per la risposta venuta dai civitavecchiesi, e non solo, donatori abituali di sangue e non per aiutare Alessia, una giovanissima ragazza civitavecchiese che si è trovata a dover affrontare una emergenza di salute che non poteva attendere”.
Lo dice il presidente Avis di Civitavecchia Fabio Lisiola, da poco riconfermato alla guida del centro trasfusionale cittadino, che ringrazia la solidarietà dimostrata come sempre da Civitavecchia, dai donatori Avis e da quanti sono accorsi per tamponare l’emergenza sangue ed aiutare Alessia, la 20enne operata al cuore. Un grazie il numero uno della struttura di Via Villotti lo rivolge anche a quanti da tutta Italia lo hanno contattato per mettersi a disposizione con ogni mezzo, a chi ha fornito il proprio sostegno e contributo.
“In tanti – ha continuato Lisiola – hanno recepito che per lei era di vitale importanza ricevere sangue per poter affrontare il delicato intervento di trapianto cardiaco alla quale sarà sottoposta con urgenza al San Camillo Forlanini, dove è attualmente ricoverata. È difficile e doloroso pensare che a 20 anni ci si trovi di fronte ad una situazione di tale portata, ma fortunatamente i presupposti sono positivi affinché Alessia possa tornare a sognare e vivere un futuro sereno. A margine della vicenda, ciò che mi crea un forte senso di rabbia è il pensiero che non dovremmo mai trovarci in ‘emergenza di sangue’ e la storia di Alessia dovrebbe fornirci lo spunto per un grande insegnamento, fare da apripista una buona volta al convincimento che il sangue deve essere donato ciclicamente a prescindere dalle emergenze, per evitare che le scorte non si esauriscano e che si possa contare su un ‘paniere colmo e mai in affanno’ per affrontare con immediatezza le situazioni emergenziali che dovessero presentarsi”.
Lisiola tiene a ribadire che da quando il nuovo ordinamento ha preso il sopravvento rispetto alla vecchia gestione del sistema delle sacche in ‘assistenza’, quando il sangue raccolto rimaneva a disposizione della struttura ospedaliera di zona in cui si donava, è fondamentale oggi più che mai fare massima scorta donando ogni 3 mesi, per i donatori abituali, per contrastare il fenomeno della carenza di sacche che purtroppo si registra ormai con sempre maggiore frequenza.
“Dal 2014 è il Centro Regionale Sangue a gestire le richieste – sottolinea il presidente Avis – il sangue raccolto dai vari centri, dopo essere stato lavorato, viene conservato e inviato laddove necessita, non esiste più la gestione di prossimità. Per questo è importante, lo ribadisco con forza, fare scorta per raggiungere l’autosufficienza al fine di affrontare tutte le emergenze senza affanni. La tempestività salva la vita!!! In tal senso rivolgo un appello a tutti, donatori e potenziali tali, per dotarci di un’arma di solidarietà unica ed indispensabile come è appunto la donazione, il flusso di sacche in entrata e in uscita deve essere assolutamente costante per evitare criticità. Il tam tam, come avvenuto per il caso di Alessia così come per tante altre circostanze, è importante ma ancor più fondamentale è far raggiungere alla nostra regione una forma di autosufficienza di scorte, come avveniva in tempi passati, per aiutare chi è in difficoltà che sia un parente, un amico o uno sconosciuto, perché la solidarietà non è una questione personale ma deve raggiungere tutti indistintamente. Concludo rinnovando l’appello a tutti di venire presso il nostro centro a donare con frequenza per il bene della comunità tutta. Ringrazio quanti si sono adoperati per la nostra Alessia, credetemi sono davvero tantissimi e non solo civitavecchiesi, e a nome di tutto il centro AVIS cittadino che presiedo rivolgo ad Alessia una pronta guarigione facendole giungere il nostro abbraccio e quello di Civitavecchia tutta, stringendo con affetto anche la sua famiglia”.