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    Cronaca, Energia e ambiente
    31 Maggio 2021
    Civitavecchia bene comune, un altro futuro è possibile

    CIVITAVECCHIA – È nata durante l’assemblea pubblica a microfono aperto a Piazzale del Pincio “Civitavecchia bene comune”. Una assemblea partecipata e attenta. “Era parecchio che non si vedeva tanta gente in piazza – spiegano gli organizzatori – era quello che ci eravamo prefissati quando due anni fa abbiamo iniziato a rimettere insieme i cocci di una città frantumata, tradita, divisa e disillusa. Abbiamo pazientemente ricucito, tutti insieme, ognuno facendo la propria parte, un tessuto politico e culturale, ricco e variegato, intergenerazionale, giovani e meno giovani, animato da una gran voglia di parlare di futuro, che sia diverso da quello che Enel e i suoi interessi ci stanno di nuovo proponendo. Abbiamo studiato e presentato dei progetti alternativi alla monocultura delle fonti fossili, carbone e gas, che ci costringerebbero ancora una volta ad altri trenta anni di servitù energetica, disoccupazione ed emigrazione per i nostri giovani.Siamo stati bravi perché abbiamo messo insieme le parti politiche, sindacali e associative della città. Non siamo più i soliti quattro gatti che propongono l’alternativa rinnovabile, l’offshore eolico con la sua filiera industriale e l’ambientalizzazione del porto con la sua logistica integrata, c’è la Cgil, la Fiom, la Uil, l’Usb, la Cna, c’è la Regione Lazio con l’assessora Roberta Lombardi e c’è tutto l’arcipelago cittadino dei comitati e delle associazioni. Qualcuno manca ancora all’appello, ma ci raggiungerà presto se non vuole rimanere fuori dalla Storia. Niente diamo per scontato e niente ci verrà regalato. Ce lo ricorda Cingolani, autorizzando le trivellazioni da idrocarburi, l’apertura agli inceneritori, riparlando di nucleare, il Ministro della Involuzione Ecologica e ce lo ricorda il Governo Draghi che emette il DL Semplificazioni con l’emendamento che impedisce alle regioni di poter decidere sul futuro energetico del proprio territorio, emendamento fatto ad hoc per imporre la scelta del gas a Civitavecchia. Da Civitavecchia passa il futuro di tutto il Paese, la lotta e l’alternativa che propone la nostra città è un’alternativa reale e praticabile, un’alternativa che coniuga Salute, Opportunità, Lavoro, Ecologia. L’assemblea del 29 – hanno concluso – era un traguardo da raggiungere e da cui ripartire per andare a costruire il futuro tutti insieme”.