logo
    Cronaca, Energia e ambiente
    19 Giugno 2021
    Presentata nei giorni scorsi la guida blu di Legambiente e Touring Club italiano
    “Mare più bello 2021”: Tarquinia e Montalto promosse con Tre Vele

    TARQUINIA – È tempo del “Mare più bello”, la guida annuale di Legambiente e Touring Club Italiano sui comprensori balneari più belli e sostenibili della Penisola. La ventunesima edizione è stata presentata nei giorni scorsi in diretta streaming.

    Bene per la costa viterbese con Tarquina e Montalto di Castro promosse con Tre Vele su cinque, al pari del Parco del Circeo con San Felice Circeo e Sabaudia e la Riviera di Ulisse con Gaeta, Sperlonga, Minturno, Formia e Terracina. Nel Lazio, Tarquinia e Montalto sono seconde solo alle isole Ponziane che hanno ottenuto quattro vele; in coda invece il litorale romano con Anzio, Nettuno, Ostia e Santa Marinella.

    Un risultato confermato, quello delle tre vele del litorale viterbese, che rappresenta uno stimolo a fare di più e meglio, come afferma il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi che ha commentato con soddisfazione i dati, annunciando tuttavia di lavorare e progettare il futuro con l’obiettivo di conquistare già per il prossimo anno la quarta vela.

    Il “Mare più bello 2021” fotografa 45 tra le più belle zone balneari d’Italia, selezionate fra i 98 comprensori turistici messi in classifica da Legambiente e Touring Club Italiano e valutati in base ai dati sulla gestione dei servizi da parte delle amministrazioni locali e la qualità del territorio (presenza di aree protette marine o terrestri) e integrando queste informazioni con le valutazioni espresse dai circoli locali dell’associazione e dall’equipaggio della Goletta Verde. Il giudizio attribuito a ciascun comprensorio va dalle Cinque Vele assegnate ai migliori fino a Una Vela per i territori che comunque raggiungono la sufficienza dei voti.

    I parametri sono divisi in due principali categorie: qualità ambientale e qualità dei servizi ricettivi. La scelta degli indicatori e la loro attribuzione a differenti macroaree ha tenuto conto di requisiti chiave, definiti in ambito europeo con il contributo della rete delle ecolabel che seguono i criteri del progetto Life “VISIT”. Dalla guida emerge ancora il fatto che “urgono nuove strategie che facciano leva sui temi della sostenibilità”, temi che, da sempre, sono tra i principi ordinatori della Guida di Legambiente e Touring Club Italiano.

    La Sardegna è risultata quest’anno la regione più premiata con ben sei comprensori a Cinque Vele; importanti anche i riconoscimenti ottenuti da Toscana, Puglia, Campania e Sicilia.

    “La ventunesima edizione di questa guida è una promessa di benessere e felice abbandono alla natura – ha detto Franco Iseppi, presidente del Touring Club Italiano – tanto più preziosa quanto più dura è la prova che la pandemia ha imposto a tutti. Da questa prova usciamo con la possibilità, e per certi versi la necessità, di ripensare il nostro rapporto con l’ambiente fondandolo su più stringenti logiche di sostenibilità, responsabilità, rispetto della terra e delle generazioni future. Un paradigma cui l’accurato censimento degli ambienti marini e dei relativi comprensori turistici italiani che qui proponiamo, frutto della lunga collaborazione tra Touring Club Italiano e Legambiente, è legato fin dalle origini. Ne risulta non una classifica, ma una mappatura geografica che fotografa le eccezionali ricchezze dei mari e dei laghi italiani e segnala le buone pratiche ambientali, amministrative, turistiche che contribuiscono a conservarle e a farle conoscere”.

    CINQUE VELE In Sardegna si aggiudicano le Cinque Vele le terre della Baronia di Posada e la Gallura costiera nel nord-est dell’isola, il comprensorio di Baunei sulla costa orientale, il litorale di Chia a sud e l’Area marina protetta della Penisola del Sinis e il litorale della Planargia nel tratto di costa occidentale. Vacanze a Cinque Vele in Toscana assicurate nei comuni della Maremma, in quelli della Costa d’Argento e dell’isola del Giglio e sull’isola di Capraia. Tre comprensori fra i primi classificati anche per la Puglia che fa sventolare le Cinque Vele sulle isole Tremiti, lungo l’Alto Salento adriatico e l’Alto Salento ionico. Le località top della Sicilia sono le isole di Pantelleria e Salina, mentre in Campania si confermano a Cinque Vele i comprensori salernitani del Cilento antico e della Costa del Mito. Un comprensorio a Cinque Vele anche per Liguria, che conferma al vertice della classifica l’area del Parco delle Cinque Terre, e Basilicata con la Costa di Maratea.

    “Le località al vertice della nostra classifica – ha detto Sebastiano Venneri, responsabile Turismo di Legambiente – sono quelle che avranno più possibilità di vincere le sfide del futuro, quelle in grado cioè di coniugare al meglio le tematiche ambientali con le prospettive di sviluppo economico, che sapranno più di altre cogliere le opportunità che verranno dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e tradurle in occasione di rinascita e rafforzamento del tessuto economico e, soprattutto, di quello sociale. È chiaro a tutti che le grandi sfide che abbiamo di fronte, a cominciare dalla sfida climatica, la più dura di tutte, non potranno essere affrontate e vinte con il bagaglio di pratiche esistenti; è evidente quanto il piano di finanziamenti che l’Europa sta mettendo in campo dovrà essere orientato prima di tutto a stringenti criteri ambientali”.

    QUATTRO VELE Anche i comprensori premiati con le Quattro Vele si possono considerare luoghi di grande eccellenza, in grado cioè di coniugare un territorio di qualità con gestione dei servizi di buon livello. Le Quattro Vele sventolano in Sardegna su ben 12 comprensori turistici. In Puglia sulle coste del Gargano, e più a sud sull’Adriatico lungo la costa del Parco agrario degli Ulivi secolari, poi nel Basso Salento adriatico e lungo il litorale a nord e a sud di Taranto. In Sicilia nell’arcipelago delle Egadi, nel Golfo di Noto e sul litorale a nord di Trapani. Quattro vele sventolano anche sul Golfo dei Poeti in Liguria; nel Lazio lungo le coste delle isole Ponziane; in Campania sui comuni della Costiera amalfitana e sull’isola di Capri e in Abruzzo nei Comuni costieri dell’Area marina protetta Torre del Cerrano.

    LAGHI La guida dedica una sezione anche alle località regine del turismo lacustre. In questo caso è il Trentino-Alto Adige la regione al top per numero di comprensori tra i primi classificati, con ben tre laghi su sei a Cinque Vele: il lago di Molveno, quello di Fiè e quello di Monticolo. Cinque Vele anche per il lago dell’Accesa in Toscana, quello di Avigliana Grande in Piemonte, il lago del Mis in Veneto e la riva Occidentale del lago di Garda.

    STABILIMENTI PIU’ ACCESSIBILI E SOSTENIBILI Nel corso della presentazione è stato fatto un focus sul vero e proprio boom dei temi dell’accessibilità e sostenibilità che sta interessando il comparto degli stabilimenti balneari. Grazie alla collaborazione fra Legambiente, Turisti per caso, la rivista Mondo Balneare e Village 4 All, società specializzata nella consulenza e supporto alle strutture turistiche sul tema dell’accessibilità, sono state raccolte con l’iniziativa “Cercasi spiagge accessibili” nei mesi scorsi, centinaia di segnalazioni da parte di utenti e imprenditori del settore sugli stabilimenti considerati più accessibili. Per Roberto Vitali, co-fondatore e amministratore di Village 4 All “i primi risultati dell’indagine Cercasi spiagge accessibili rappresentano un’Italia sempre più sensibile e pronta ad evolvere verso un turismo accessibile diffuso. Non è più il momento di pensare a stabilimenti balneari per disabili, ma bisogna costruire una filiera di turismo accessibile lavorando, come hanno fatto i distretti biologici in agricoltura, perché accessibilità e inclusione siano un valore diffuso che coinvolga tutta la filiera turistica: ricettivo, extraricettivo, ristorazione, commercio, trasporti, sport, eventi, ecc… Bibione è l’esempio di come il turismo accessibile abbia bisogno di strategia, innovazione, professionalità e competenze specifiche. E questo vale per tutti i tematismi turistici nazionali”.

    LIDI AMICI DELLE TARTARUGHE È stata, inoltre, l’occasione per presentare l’iniziativa di Legambiente “Lidi amici delle tartarughe” che prevede il riconoscimento di un apposito vessillo a quegli stabilimenti che si impegnano ad adottare, attraverso la firma di un disciplinare, alcune regole tartafriendly (es. pulizia spiagge manuale, riduzione inquinamento acustico e luminoso in ore notturne, distribuzione materiali informativi, collaborazione con centri recupero tartarughe marine). Dal prossimo anno, l’iniziativa verrà estesa ai Comuni e alle località costiere, con modalità diverse, e l’edizione 2022 della Guida presenterà così anche le amministrazioni amiche delle tartarughe marine.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA