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    Salute
    6 Luglio 2021
    Progetto Enel, interviene il Comitato No al Fossile
    «Il ridimensionamento non basta»

    «Il ridimensionamento del progetto Enel per la costruzione di una nuova centrale turbogas a Civitavecchia non ci interessa». Alza la voce il comitato No al Fossile, intervenendo su quanto appreso nelle ultime ore rispetto al futuro di Tvn. «Gli iter autorizzativi sembrano inchiodati in una situazione di stallo e così Terna, con la scusa della pandemia, ha concesso una proroga di 6 mesi alle aziende. Tale proroga è scaduta il 30 giugno scorso – fanno sapere dal Collettivo – fissando a luglio 2023 la scadenza entro la quale mettere gli impianti in produzione. A fine giugno, di circa 4 mila megawatt erano a un buon punto del processo autorizzativo meno di un terzo degli impianti. Terna, però, non poteva – sottolineano – concedere ulteriori proroghe e di fronte a questo, con l’incombere delle aste per la capacità del 2024, il ministro Cingolani ha deciso di intervenire direttamente, prendendo altri 4 mesi di tempo. In questo scenario assurdo, tra un ridimensionamento dei progetti iniziali (ma i 1600 mw di gas a TVN non erano indispensabili per la tenuta della rete nelle fasi di picco?) e uno scorrettissimo aggiustamento delle scadenze in corso d’opera per garantire i premi delle aste ad impianti non ancora autorizzati, la narrazione tossica di una transizione ecologica indiscutibilmente legata al gas è stata ormai completamente smascherata. L’unica ragione che spinge multinazionali e politica ad investire sul gas è la logica dei profitti privati, con buona pace della lotta all’inquinamento e della buona occupazione sui territori. Proprio per questo, anche alla luce di rumors sempre più insistenti, chiariamo subito che non ci interessa minimamente accettare un ridimensionamento, seppure al ribasso, del progetto iniziale di Enel. Civitavecchia – concludono duri dal Collettivo – ed il suo comprensorio non meritano un futuro di disoccupazione e nuove ciminiere. I progetti alternativi ci sono, la giusta transizione non passa dal gas».

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