FIUMICINO – Promossa da Legambiente, patrocinata dal Ministero per l’Ambiente e sostenuta da CIAL e dagli altri Consorzi del Sistema Conai, “Comuni Ricicloni” è un’iniziativa che, dal 1994, premia le comunità locali che hanno ottenuto i migliori risultati nella gestione dei rifiuti: raccolte differenziate avviate a riciclaggio, ma anche acquisti di beni, opere e servizi, tesi a valorizzare i materiali recuperati. Un vero e proprio concorso che individua e gratifica gli sforzi compiuti dalle amministrazioni per limitare al massimo la produzione di rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento.
A Roma si è svoltala cerimonia conclusiva dell’edizione 2021 (basata sui dati del 2020). Per ogni Regione sono stati premiati i vincitori assoluti per quattro categorie: comuni sotto i 5.000 abitanti, comuni tra i 5.000 e i 15.000 abitanti, comuni sopra i 15.000 abitanti e comuni capoluogo. Ad essi, come previsto dal regolamento, si sono aggiunti i vincitori per ogni categoria merceologica di rifiuto (alluminio compreso) assegnati dai singoli consorzi di riferimento preposti al loro recupero e al loro smaltimento.
I vincitori della categoria Alluminio
Savona, Cagliari e Fiumicino: sono i tre Comuni vincitori del premio Comuni Ricicloni di quest’anno, categoria raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio. Per ognuno di essi, a ricordo del contest, è stata predisposta una targa dal valore simbolico consegnata da Giuseppina Carnimeo, Direttore Generale CIAL.
Le motivazioni dei premi CIAL
Comune di Fiumicino (abitanti 80.470 – kg/abitanti 1,056) – Nel Comune di Fiumicino le fasi di raccolta vengono effettuate attraverso un sistema porta a porta con il quale gli imballaggi in alluminio si differenziano con gli imballaggi in plastica. Le operazioni sono gestite da un ATI composto dalle società Gesenu, Paoletti e Coplat, che conferisce il materiale raccolto al centro di selezione Plast Srl con il quale CIAL lavora per servire gran parte del territorio.
La raccolta differenziata dell’alluminio in Italia
Con 47.400 tonnellate di imballaggi in alluminio riciclate nel 2020, pari al 68,7% delle complessive 69.000 tonnellate immesse sul mercato – cui vanno aggiunte 4.500 tonnellate di imballaggio sottile destinato alla termovalorizzazione – l’Italia si conferma anche per il 2020 tra le eccellenze a livello europeo per quantità di alluminio riciclato prodotto.
Il risultato, vitale per un Paese la cui produzione di alluminio si basa al 100% sul riciclo, ha consentito di evitare emissioni serra pari a 355mila tonnellate di CO2 e risparmiare energia per oltre 153mila tonnellate equivalenti di petrolio. Un traguardo eccezionale, reso possibile grazie all’azione combinata di istituzioni, imprese, operatori, cittadini e Comuni.
In particolare, sono oggi 5.448 (+42 rispetto al 2019) i Comuni e circa 47 milioni i cittadini attivi nella raccolta differenziata dell’alluminio con cui CIAL collabora, nell’ambito dell’Accordo Quadro Anci-Conai, su tutto il territorio nazionale.
Numeri che hanno consentito di mantenere il trend positivo della raccolta differenziata gestita dal Consorzio negli ultimi anni, seppur con un calo sia dell’immesso (-6%) sia delle quantità riciclate (-7%) riconducibile alla crisi economico-industriale che ha colpito il Paese e il sistema globale in seguito alla pandemia da Covid-19. Gli imballaggi in alluminio in uso e riciclabili al 100% e all’infinito sono: lattine per bevande, scatolette e vaschette per alimenti, il foglio sottile in alluminio, bombolette spray, tubetti, tappi e chiusure.