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    Energia e ambiente
    13 Luglio 2021
    Il bilancio di sostenibilità dell’azienda produttrice della bevanda compie 10 anni
    Carlsberg Italia, la birra alla spina che dichiara guerra alla Co2

    Oltre 77 milioni di kg di CO2 risparmiati grazie alla tecnologia di spillatura DraughtMaster. Ed emissioni dirette di CO2 (kg di CO2 /ettolitro, ovvero quanta CO2 viene emessa per produrre 1hl di birra) nel processo di produzione della birra ridotte del 46%. Sono tra i risultati raggiunti da Carlsberg Italia negli ultimi dieci anni. Con la pubblicazione del report relativo al 2020, compie infatti 10 anni il Bilancio di Sostenibilità di Carlsberg Italia. Ecco nel dettaglio i risultati di questo decennio: 77.455.078 kg di CO2 risparmiati a favore dell’ambiente grazie alla tecnologia di spillatura DraughtMaster. Si tratta di un quantitativo pari alla CO2 assorbita in un anno da 3.098.203 alberi, pari circa alla superficie della città di Vicenza o di 10.538 campi da calcio; le emissioni dirette di CO2 (kg di CO2 /ettolitro, ovvero quanta CO2 viene emessa per produrre 1hl di birra) nel processo di produzione della birra sono state ridotte del 46%.

    E ancora: il Birrificio utilizza il 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili (da oltre un decennio) e la continua ottimizzazione dei consumi energetici ha portato a un -18,9% nei consumi totali di energia (MWh/anno), al -30,5% nei consumi di energia termica (MWh/anno) e al -34,1% nei consumi di gas metano (MWh/hl); il consumo specifico di acqua (hl d’acqua utilizzati per produrre un hl di birra) è diminuito del 36% e il consumo idrico complessivo (espresso in m3) è sceso del 33%; avviati al recupero il 100% dei rifiuti prodotti in Birrificio a partire dal 2014. Anche nel 2020, malgrado il clima di forte incertezza generato dalla pandemia, Carlsberg Italia non ha perso di vista gli Obiettivi legati a Together Towards Zero – il Programma di Sostenibilità del Gruppo Carlsberg che fissa i target per il 2030 allineandoli agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu.

    All’innovativo sistema di spillatura senza CO2 aggiunta, la birra si conserva inalterata fino a 31 giorni contro i circa 5 giorni di un fusto in acciaio, comportando un minore impatto ambientale rispetto ai fusti in acciaio, alle lattine e alle bottiglie di vetro. Nel 2020, a dieci anni dal suo ingresso nel mercato, il 97% della birra distribuita in fusti da Carlsberg Italia ha utilizzato questa tecnologia. A causa delle restrizioni imposte della pandemia, nel 2020 è stato registrato un calo della birra venduta dal canale Ho.Re.Ca. Ciononostante, con il suo contributo, l’azienda ha risparmiato 5.369.958 kg di emissioni di CO2, pari a quella assorbita in un anno da 214.798 alberi, l’equivalente di una superficie pari a 316 Piazze del Duomo di Milano o 731 campi da calcio.