CIVITAVECCHIA . “È il momento dei bilanci ed il nostro è estremamente positivo. Chiudiamo il nostro secondo anno di attività con obiettivi raggiunti molto importanti. Il primo, importantissimo: il territorio nella maggioranza delle sue componenti politiche, sindacali, associazionistiche si dichiara contrario ad una nuova installazione di una centrale a turbogas sul territorio”.
Lo scrive in una nota Civitavecchia bene comune, l’unione di Comitato SOLE, Città Futura, FFF Civitavecchia, Collettivo No al Fossile, ASD Nessuno Escluso, Piazza048, Forum Ambientalista, #mirifiuto, Il Paese che Vorrei, Europaverde, Bioambiente Tarquinia, Il Centro del Buongusto, A Luci Spente, Commercianti Uniti, Ass.RI.ME., Rete delle Associazioni.
“L’Enel – proseguono – più tempo passa e più risulta non credibile nel proporre il suo progetto. I motivi sono tanti, non finiremmo di elencarli. Uno su tutti non c’è bisogno di nuove centrali a turbogas. E poi c’è il problema sociale dei posti di lavoro, fonte Enel sostiene che serviranno 40/50 lavoratori nel nuovo impianto e sarebbe un dramma in un territorio che l’ultima indagine ISTAT porta 2 punti in percentuale sopra la disoccupazione media nazionale”.
Per l’unione di realtà del territorio i progetti proposti sono realistici e praticabili. “L’offshore eolico – dicono – è approdato sul tavolo del MITE accompagnato dalle lettere di patrocinio del Comune e della Regione Lazio, che saranno gli Enti che si siederanno al tavolo del Ministero. Porto Bene Comune, l’ambientalizzazione del porto (i fumi delle navi ci stanno massacrando) ha partecipato con il nome di ZePHyRO ad un bando europeo ed è stato selezionato insieme ad altri 25 progetti, dimostrando che è realistico e si può fare. Questi due progetti sono
strettamente interconnessi tra di loro. L’energia prodotta dall’eolico offshore alimenterà in buona parte
l’ambientalizzazione del porto commerciale e la sua comunità. La Regione Lazio, con la sua Assessora Lombardi, la Giunta Regionale, che proprio oggi ha approvato l’emendamento che vieta l’utilizzo delle fonti fossili su tutto il territorio regionale, il Consiglio Comunale all’unanimità, CGIL, FIOM, UIL, CNA, USB, Federlazio e Legacoop, la Curia locale, molta parte del mondo associazionistico, i comitati, tutti uniti per il fronte del NO al Gas e SI’ alle fonti rinnovabili e ai progetti alternativi. Ci auguriamo che anche l’Autorità di sistema portuale aderisca a questo fronte territoriale. Capiamo assolutamente l’enormità del lavoro da fare quando si inizia la gestione di un ente così importante e auspicheremmo un incontro con il Presidente Musolino, per parlare dell’enorme potenziale di opportunità che portano con sé i progetti dell’offshore eolico e del Porto Bene Comune, perché l’Autorità Portuale
potrebbe essere uno degli attori principali di questo cambiamento epocale che si prospetta. Nel frattempo – concludono -, consapevoli che la strada è ancora lunga e difficile, continuiamo a lavorare per il futuro di questo territorio. Prossime mosse in cantiere, un Convegno sull’Offshore eolico”.
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