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    Energia e ambiente
    5 Agosto 2021
    È polemica per gli alberi tagliati a Marina di Cerveteri

    CERVETERI – Via alcuni alberi dalla frazione di Marina di Cerveteri. Ad accorgersi della vicenda alcuni residenti della frazione di Cerenova che immediatamente hanno alzato la voce. Si tratta per lo più di eucalipti «risultati dopo attente analisi, visive e strumentali, effettuate in ripetuti sopralluoghi da parte di agronomi con competenze specifiche, gravemente compromesse e definite non più recuperabili con nessuna tipo di cura». Gli alberi saranno rimpiazzati con altri arbusti tra i 170 che l’amministrazione comunale si prepara a trapiantare grazie al finanziamento di 70mila euro del progetto Ossigeno della Regione Lazio. Piantumazione che andrà a interessare il parco dei Tirreni, il Dog Park “Pongo”, via dei Tirreni, via Oriolo, viale Campo di Mare. Sulla vicenda, intanto, interviene acnhe il wwf che si concentra in particolar modo sulla frase dell’assessore Gubetti con la quale spiega che gli alberi «hanno ormai raggiunto la senescenza fisiologica». «Si tratta di un approccio che il Wwf ritiene derivi dal mancato coinvolgimento di competenze che tengano in debita considerazione il valore dell’albero nella sua complessità, un essere vivente la cui capacità di erogare servizi ecosistemici a favore dell’ambiente e delle persone aumenta con l’aumentare degli anni». Senza affermare «che tutti i tagli previsti a Marina di Cerveteri siano da escludere», il Wwf è convinto che «alcune delle piante delle quali è stato programmato l’abbattimento potrebbero efficientemente continuare la propria opera a vantaggio dell’ecosistema urbano che li ospita. Si è inoltre consapevoli che il progetto avviato dal Comune porterà nuovi 170 alberi, ma certo gli alberi destinati al taglio non sono equiparabili in termini di servizi ecosistemici oggi erogati. Le nuove piante prima di raggiungere una tale capacità dovranno infatti crescere ancora molto. Insomma, dovremmo imparare a guardare diversamente questi interventi, a valutare il valore dell’albero nella sua interezza, complessità e potenzialità».