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    Energia e ambiente, Politica
    12 Agosto 2021
    Città futura: ”Enel, se non è arroganza questa”

    CIVITAVECCHIA – ““Il sospiro che dal tumulo manda Natura”. Così sollecitava il Foscolo nei Sepolcri, invitando ad ascoltare la natura.
    La cronaca dolorosa di questi giorni, al contrario, ci restituisce un pianeta malato forse irreversibilmente: i cambiamenti climatici stanno determinando, già qui e ora, sconvolgimenti tali da rendere vani e velleitari i tentativi di contrasto messi in atto: al di là dei risultati raggiunti finora, per il momento insufficienti rispetto ai propositi iniziali, su un punto concordano scienziati e governanti di tutto il mondo: il surriscaldamento del pianeta è dovuto alle attività umane e all’utilizzo sconsiderato delle fonti fossili. Ormai si sa: occorre un grande sforzo globale per provare ad invertire la tendenza attuale verso il punto di non ritorno previsto fra 10 anni, oltre il quale sarà inarrestabile la corsa verso la distruzione del pianeta; scelte drastiche e coraggiose, eppure inevitabili, che dovranno necessariamente impattare sui modelli di produzione industriale, sui consumi e sul modo di vivere di interi popoli.
    Partendo dalla certezza che l’analisi è condivisa, sono invece fortissime le resistenze di quanti, in nome del profitto, restano colpevolmente e irresponsabilmente sordi e insensibili sia alle manifestazioni di protesta ormai planetarie, sia al grido di dolore della natura.

    In questo scenario drammaticamente vero e attuale, come collocare la notizia di Enel che comunica “trionfalmente” il vincitore del Concorso di Idee per la nuova centrale a gas che, nonostante tutto, continua ad essere solo nella sua testa? Un misto di irresponsabilità, menefreghismo, incoscienza, arroganza? Tutto ciò avviene:nello stesso momento in cui l’Onu, richiamando il monito universale di Papa Francesco, prende posizione sulla messa al bando delle fonti fossili, coinvolgendo centinaia di scienziati; mentre la Presidente della commissione europea Ursula Von der Leyen oggi annuncia, sul quotidiano Avvenire, un ulteriore sforzo per trasformare l’Europa nel primo continente climaticamente neutro entro il 2050, attraverso una tabella di marcia “giuridicamente vincolante” per gli Stati membri; mentre la Regione Lazio esprime un no netto contro l’utilizzo dei combustibili fossili e la sua assessora Lombardi propone politiche innovative nel senso della vera transizione ecologica; mentre il territorio di Civitavecchia si schiera, compatto, istituzioni in testa, contro il progetto di riconversione e apre a nuovi progetti alternativi basati esclusivamente sulle fonti rinnovabili; mentre accade tutto questo (e si potrebbe continuare, basta leggere quello che accade nel mondo), Enel, pervicacemente, ci ripropina il “concorso di idee”. Se non è arroganza questa! Avevamo già avuto modo, già un anno fa quando è stato proposto, di commentare il concorso di idee dell’Enel, giudicandolo sostanzialmente una provocazione verso il territorio. Adesso è peggio: è diventata una provocazione verso tutti. Eppure, contro ogni evidenza, vogliamo ancora una volta essere ottimisti e propositivi, confidando su due aspetti:che la parte più lungimirante e illuminata che sappiamo essere presente in Enel, prevalga sulla conservazione e possa dialogare davvero con istituzioni e comunità locali per un rilancio autenticamente green e che il Governo sappia definire una politica energetica in sintonia con le esigenze del nostro territorio e del Paese, valorizzando le proposte alternative che il territorio stesso ha già formulato.  Solo così il riferimento al tumulo, proditoriamente proposto da Enel come simbolo di rinascita, non sarà un bluff retorico che mortifica per l’ennesima volta un’intera comunità”.

    Città Futura Civitavecchia