CIVITAVECCHIA – Solo due donatori su dieci rispondono alla chiamata dell’Avis. Lo dice l’associazione di Civitavecchia alla luce dei dati raccolti ad agosto dai proprio volontari che, nel corso del mese, hanno effettuato 559 chiamate per contattare possibili donatori e soltanto 104 di loro si sono prenotati.
A lanciare l’appello è la sezione comunale dell’associazione attiva nell’ospedale San Paolo di Civitavecchia, presso il centro trasfusionale. L’ennesimo grido d’allarme in un periodo tragico per la carenza di sangue, basti pensare che negli ultimi due mesi si è stati costretti a bloccare già due volte le operazioni non urgenti per cui era richiesto il supporto ematico. I dati raccolti dai volontari danno meglio l’idea della situazione attuale. «Ogni dieci donatori – spiegano dall’Avis – soltanto due prendono una nuova prenotazione per donare». Un dato che rispecchia quanto detto nei giorni scorsi dal presidente dell’Avis di Civitavecchia Fabio Lisiola che ha sottolineato come sia necessario uno sforzo nel quotidiano da parte di tutti per poter rispondere all’emergenza.
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